giovedì 30 maggio 2019

Le cause del problema più serio dell'Italia

La scomparsa del sorriso - reprise

«Io amo l’umorismo vero. L’umorismo non si fa travolgere dalla vicenda e nello stesso tempo vi partecipa. I due elementi legano difficilmente e per questo sono merce rara. Tant’è vero che riesce bene solo a Dio» amava ricordare il nostro amato cardinale Giacomo Biffi. E questo blog a lui dedicato non poteva che ritrovarsi nell'analisi proposta recentemente dal direttore dell'Osservatore Romano. Per inciso va anche ricordato che gli ottimi Samuele Pinna e Davide Riserbato hanno appena pubblicato un libro sulle passioni letterarie di Biffi intitolato: Filastrocche e canarini. Il mondo letterario di Giacomo Biffi pubblicato da Cantagalli che vi consiglio vivamente.

Da molto tempo medito su questo tema assai scottante e di estrema attualità.

martedì 28 maggio 2019

il problema più serio dell'Italia

La scomparsa del sorriso 

di A. Monda

«L’attitudine umana più vicina alla grazia di Dio è l’umorismo» e più avanti rincara la dose: «Ordinariamente la gioia cristiana è accompagnata dal senso dell’umorismo, così evidente, ad esempio, in san Tommaso Moro, in san Vincenzo de Paoli o in san Filippo Neri. Il malumore non è un segno di santità: “Caccia la malinconia dal tuo cuore” (Qoèlet 11, 10). È così tanto quello che riceviamo dal Signore “perché possiamo goderne” (1 Timoteo 6, 17), che a volte la tristezza è legata all’ingratitudine, con lo stare talmente chiusi in sé stessi da diventare incapaci di riconoscere i doni di Dio». Si tratta di Papa Francesco e della sua esortazione apostolica sulla santità Gaudete et exsultate. Nel giorno in cui la Chiesa cattolica celebra la festa di san Filippo Neri viene spontaneo seguire l’esempio del Papa e associare buon umore e santità perché come diceva Leon Bloy c’è solo una tristezza, quella di non essere santi.