lunedì 19 febbraio 2018

Cantar d'amore: New Orleans di D. Van de Sfroos - 2008

Davide Van de Sfroos non fa parte della schiera dei cantautori "storici" ha radici diverse ed è emerso all'onore delle cronache solo dopo il 2000. La sua produzione sconta anche la difficoltà di essere in gran parte dialettale e quindi non accessibile a tutti gli italiani attenti ai testi. Non è stato il primo in questo campo ma forse ne è uno dei massimi esponenti.
La canzone che segue inoltre affronta una molteplice difficoltà linguistica, raccontare in dialetto una tragedia accaduta negli Stati uniti e precisamente a New Orleans città di fondazione francese diventata musicalmente importante grazie agli immigrati di origine africana. Inglese, francese e ritmi jazz e soul africani raccontati in dialetto lombardo o meglio laghèe, vero meticciato.
Si tratta di una canzone d'amore sì ma una storia privata che si inserisce nella tragedia dell'uragano Katrina che nel 2005 ha distrutto la città. A favore dei non lombardi ci sarebbe da fare una sorta di traduzione ma sarei ridondante, se qualcuno ha domande le faccia. Ecco il testo:

Seet vegnuda granda giò in paluud,
insèma ai cucudrill e al tò fredèll,
mi hai detto che tuo padre ha tre fucili,
ma urmai g'ho un coer de trenta chili
e podi anca fàss sparà....


E me ho crumpaa un capèll de paja
e una cravatta che g'ha soe i farfall
E poi ti ho portato una collana
cun tucc i perli in fila indiana
la pussee bèla de New Orleans 


C'è qualcosa di arcaico nel comprare una collana come regalo ed avere a che fare col padre di lei.

e propi adèss che te me feet vedè un suriis,
la radio parla de questo cielo sempre pussee griis,
e propi adèss che te strènget la mia man,
gh'emm dumà el teemp de tirà soe trii strasc e nànn... 

Ci siam appena messi insieme e dobbiamo avere a che fare con l'uragano...

E adèss che canzòn te canti
che la chitàra l'ha purtada via el fioemm
E adèss che canzòn te soni,
che la mia trumba l'ha bufàda via el veent... 

Le nostre lacrime sul Mississipi sono difficili da far vedere 


Questa è per me la frase più bella. L'amore si incrocia con la tragedia. la promessa di bene sembra spazzata via dal vento. Che ne sarà di noi, legati l'uno all'altra ma travolti dalla tempesta?

Le nostre urla dentro l'uragano

e queste assenze da lasciar tacere
E come mai piovono aghi da lassu' ?
e siamo bambole voodoo trafitte in ogni punto ormai...
E te...desmètt de piaang o mon amour
Te tegneroo la man toujour...
e ti riporto a New Orleans

Spesso ci pare di essere bamboline infilzate dalla vita. Smetti di piangere amore, ti tengo la mano, il nostro amore è più forte della tragedia.

E turnerà amò el carnevaal
e la paguura la resterà soel fuund del fioemm
Ed io la canzone che ho cantato
adesso è un fiore soffocato
Ma la magnolia lo riavrà... 

G'ho un tatuagg cun't el tò nomm,

l'ho fatto giù alla festa dei cajun
E tu la mia canzone l'hai imparata e non l'hai dimenticata
Ni'anca adèss ch'è suta i tronn...

e propi adèss che te me feet vedè un suriis, ....
la radio parla de questo cielo sempre pussee griis, 
e propi adèss che te strènget la mia man, 
gh'emm dumà el teemp de tirà soe trii strasc e nànn... 

E adèss che canzòn te canti 
che la chitàra l'ha purtada via el fioemm 
E adèss che canzòn te soni, 
che la mia trumba l'ha bufàda via el veent... 

Le nostre lacrime sul Mississipi sono difficili da far vedere 
Le nostre urla dentro l'uragano 
e queste assenze da lasciar tacere 
E come mai piovono aghi da lassu' ? 
e siamo bambole voodoo trafitte in ogni punto ormai... 
E te...desmètt de piaang o mon amour 
Te tegneroo la man toujour... 
e ti riporto a New Orleans 
a New Orleans

In effetti il tema della canzone è più la tragedia dell'uragano che l'amore in senso stretto. Van de Sfroos riesce a richiamare gli elementi di questa città multiculturale e multimusicale in una ballata popolare che trovo commovente. l'aspetto che interessa rispetto al nostro tema sta nell'importanza della città in una storia d'amore. Il tema torna spesso in molte canzoni bellissime (come Luci a san Siro di Vecchioni o Samantha di Guccini). L'affetto e ancora di più l'amore hanno sempre una dimensione pubblica, sociale ed architettonica. Pensare che un amore possa rimanere totalmente privato è una grave ingenuità. L'amore è fatto per costruire, per la vita, per il bene comune. L'interessa di una città davvero umana è che la gente si ami perchè così si costruisce si ricostruisce. Una città senza rapporti, senza affetti, senza relazioni non può stare in piedi. Solo da gente che ama e ama molto può rinascere una città, una civiltà. E' un messaggio politico? Probabilmente sì...

3 commenti:

  1. Canzone bellissima. in che anno è stata scritta? grazie

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  2. la genialità di DVDS sta nel trattare una tragedia teoricamente lontana anni luce con il laghee, con il risultato di renderla universale, se il titolo non fosse New Orleans e non si citasse il Mississipi potrebbe intendersi riferita ad una qualsiasi alluvione o disastro causato da agenti atmosferici vicino a casa nostra, la forza e la semplicità del dialetto rendono il tutto, come al solito, estremamente personale per l'ascoltatore, tra i tanti capolavori di DVDS la ritengo una delle migliori. L'ironia nella descrizione dei personaggi contrasta con la tristezza della calamità naturale, quasi a simboleggiare la piccola statura dell'uomo di fronte alla forza dell'uragano...ma in tutto questo l'autore riesce a commuoverti, con il sorriso sulle labbra, una malinconia latente fin dai primi versi e senza abbandonare mai la fiducia in una rinascita futura.

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