martedì 15 novembre 2016

Una preghiera di san Martino

Quando ero un bambino, capitava spesso che dimenticassero di farmi gli auguri per il mio onomastico. Va però detto che il mio onomastico è nascosto sotto la data dell'armistizio dell'11 Novembre (1918 ricorrenza francese). E' un po' come il santo la cui festa si celebra in questa data: discreto. Per San Martino di Tours, che è spesso raffigurato seduto su un cavallo e tagliando il suo grande mantello in due con la spada, era soprattutto un uomo povero per i poveri. Ha accettato i suoi incarichi ecclesiastici proprio come

domenica 13 novembre 2016

Sfottò sacerdotale

Vorrei proprio sapere voi che ne sapete?
Ma che ne sapete? Non potete capire...
Conoscete la gioia di pregare insieme?
e di essere chiamati da una campana stonata?
della tensione di una catechista
della bontà del cioccolato che ne sapete?
Sapete cosa significa dire una preghiera gialla coi chierichetti prima della Messa?

Supplica tardiva e notturna

Ho appena finito di (ri) vedere la quarta puntata della saga di Enrico il vasaio in arte Harry Potter. Come ogni volta mi ha fatto paura, mi sono emozionato, mi sono innamorato di

venerdì 11 novembre 2016

Come si predica ai bambini


Tratto dall'Osservatore Romano

Io ero rettore della Facoltà del Collegio Massimo ed ero anche parroco lì. Ero dunque rettore degli studenti gesuiti, gli “scolastici”, ed ero parroco. Facevo le due cose insieme. E dunque per questo chiedevo ai gesuiti in formazione di portare avanti il lavoro. Io davo le direttive. La parrocchia era piena di bambini. Gli studenti andavano a cercare i bambini per tutti i quartieri e loro arrivavano in tanti. Venivano al Collegio Massimo, che ha spazi molto grandi, e giocavano. Io dicevo sempre la messa dei bambini e il sabato insegnavo il catechismo. Non tutte le settimane perché non potevo, ma spesso. E così compivo il voto che sant’Ignazio fa fare ai gesuiti professi di insegnare ai bambini.La messa dei bambini era la cosa più bella.

martedì 1 novembre 2016

Tre storie ed una domanda

Tratto dal sito dell'Osservatore romano di Zouhir Louassini

Tre storie recenti tratte dai media in lingua araba. Con una domanda che non ha bisogno di commenti.

La prima storia è un’intervista trasmessa dalla tv satellitare egiziana il 7 ottobre scorso. Un giornalista chiede ad Ahmad Muhammad al-Tayyib, lo sceicco della famosa università islamica al-Azhar, cosa pensa del cristianesimo.