domenica 27 dicembre 2015

Innaffiamo semi già piantati

Ogni tanto ci aiuta il fare un passo indietro e vedere da lontano.
Il Regno non è solo oltre i nostri sforzi, è anche oltre le nostre visioni.
Nella nostra vita riusciamo a compiere solo una piccola parte
di quella meravigliosa impresa che è l’opera di Dio.

martedì 22 dicembre 2015

domenica 20 dicembre 2015

J. Brodskij: la stella di Natale

Nella fredda stagione, in luoghi avvezzi all'afa
più che al gelo, e a piatte distese più che a monti,
nacque un bambino per salvare il mondo, in una grotta;
turbinava il vento, come può solo nel deserto d'inverno.

lunedì 23 novembre 2015

Imagine

Immagina dunque una donna,
da molto tempo fidanzata e giustamente ardente d'amore.
Immagina che ella abbia saputo da affermazioni di testimoni credibili,
di molte e grandi imprese compiute dal suo amato.
Immagina che ella sia stata più volte delusa dal rinvio dei suoi sogni

giovedì 12 novembre 2015

Gnosticismo, umiltà, pelagianesimo, beatitudine, don Camillo e il disinteresse...

Gnosticismo, umiltà, pelagianesimo, beatitudine, don Camillo e disinteresse... Forse il più bel discorso di Papa Francesco che abbia mai sentito. Il Papa vuole proprio bene all'Italia!

Cari fratelli e sorelle, nella cupola di questa bellissima Cattedrale è rappresentato il Giudizio universale. Al centro c’è Gesù, nostra luce. L’iscrizione che si legge all’apice dell’affresco è “Ecce Homo”. Guardando questa cupola siamo attratti verso l’alto,

venerdì 6 novembre 2015

Giussani: ricordo di G. Biffi

I miei primissimi ricordi del cardinale Biffi datano agli anni del seminario di Venegono Superiore, quando lui e io fuggivamo dai tradizionali luoghi di ritrovo dei chierici e ci «rifugiavamo» nella stanza di monsignor Galbiati a studiare russo

martedì 3 novembre 2015

Cerco ma non trovo

Sfoglio con interessi i giornali nazionali e locali. Cerco ma non trovo. Poi ri-sfoglio i giornali locali, almeno quelli delle mie parti. Cerco ma non trovo.
Siamo stati a Vendrogno

mercoledì 28 ottobre 2015

Memorare


Ricordati, o piissima Vergine Maria,
che non si è mai inteso al mondo
che qualcuno sia ricorso alla tua protezione,
abbia implorato il tuo aiuto,
chiesto il tuo patrocinio
e sia stato da te abbandonato.

venerdì 23 ottobre 2015

Ti devo sussurrare all'orecchio qualcosa

Chinati, ti devo sussurrare all'orecchio qualcosa:
per tutto io sono grato, per un osso
di pollo come per lo stridio delle forbici che già un vuoto
ritagliano per me, perché quel vuoto è Tuo.

giovedì 8 ottobre 2015

Quel tè tra le baracche

Era come se il destino volesse realizzare il suo desiderio. «Il bene si fa e si dimentica» diceva. La malattia, nei suoi ultimi anni di vita, gli ha fatto dimenticare tutto. Le persone che, come me, l’hanno conosciuto e alle quali ha cambiato completamente la vita, invece, se lo ricordano; per sempre.

Io dovevo insegnargli la lingua del Paese dove era arcivescovo; lui mi ha insegnato ad amare l’altro senza aspettarsi nulla in cambio. «La vostra religione è molto difficile per me», gli dicevo scherzando. «Se qualcuno mi dà uno schiaffo io non posso porgergli l’altra guancia. Come minimo, gli do due schiaffi!» replicavo.

Sorrideva, cosciente che il cammino di Cristo è difficile.

martedì 6 ottobre 2015

Papa Francesco: chiediamo al Signore di accompagnarci nel Sinodo

«Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi» (1 Gv 4,12).
Le Letture bibliche di questa domenica sembrano scelte appositamente per l’evento di grazia che la Chiesa sta vivendo, ossia L’Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema della famiglia che con questa celebrazione eucaristica viene inaugurata.
Esse sono incentrate su tre argomenti: il dramma della solitudine, l’amore tra uomo-donna e la famiglia.

La solitudine
Adamo, come leggiamo nella prima Lettura, viveva nel Paradiso, imponeva i nomi alle altre creature esercitando un dominio che dimostra la sua indiscutibile e incomparabile superiorità, ma nonostante ciò si sentiva solo, perché «non trovò un aiuto che gli corrispondesse» (Gen 2,20) e sperimentò la solitudine.

lunedì 28 settembre 2015

Come Gesù

Quando è stata l'ultima volta in cui hai detto “ti voglio bene” a Gesù?” A. Scola

Il titolo proposto agli Oratori per l'anno 2015\2016 è “Come Gesù” slogan che riecheggia il titolo della lettera pastorale del nostro arcivescovo intitolata “Educarsi al pensiero di Cristo”. Credo che ci sia di grande aiuto la proposta del nostro vescovo perché ci aiuta a chiarire il fuoco della nostra proposta. In Oratorio vorremmo vivere come Gesù, Vorremmo educarsi ad essere come Gesù, vogliamo imparare da lui come si parla, come si pensa, come si ama , come si diventa più amici, più uomini e più donne.

domenica 20 settembre 2015

Newman: resta con me, dolce Gesù

Resta con me, dolce Gesù, e allora
incomincerò a risplendere come tu risplendi:
a risplendere così da essere luce per gli altri.
La luce, Gesù, verrà tutta da te.

sabato 19 settembre 2015

Newman: siamo chiamati...

In realtà non siamo chiamati una volta sola, ma molte volte: durante tutta la nostra vita il Cristo ci chiama. La prima volta nel battesimo;

martedì 15 settembre 2015

Il Crocifisso sorridente di Lérins

Al mio maestro Giacomo Biffi piaceva la polemica. Essendo intelligente e furbo ci entrava solo se era sicuro di avere ragione. Non lo preoccupava il fatto di avere tanti nemici o nemmeno di essere solo a sostenere la disputa. Anzi nell'essere da solo provava il gusto, che condivido, dell'esser bastian contrario. Cercava sempre e solo di stare dalla parte del vincitore cioè del Crocifisso risorto. L'obbedienza alla verità era l'unica cosa che davvero lo interessava.
Succedeva talvolta che l'ardore della discussione lo facesse accalorare e rischiasse di far tracimare la critica intelligente verso il crinale della rabbia. Allora era capace subito di fermarsi e di commentare: "meglio non proseguire con questi discorsi, si rischia di perdere il buon umore".

mercoledì 9 settembre 2015

Laras: la cultura europea è affetta da diversi mali

Fratelli e sorelle, amici tutti,
nell’imminenza del nuovo anno che sta per aprirsi, desidero inviarVi una mia riflessione su alcune tematiche generali che ci coinvolgono. La teshuvah, che siamo chiamati in questi giorni a vivere, è un ritorno di noi verso noi stessi e verso il nostro Popolo, un ritorno alla Torah e alla Terra di Israele. La nostra Golah italiana,

lunedì 7 settembre 2015

Paolo VI: natività di Maria

Dilette Figlie in Cristo!
È motivo per Noi di grande consolazione spirituale celebrare la festa della Natività di Maria Santissima con voi tutte buone e care Religiose!
Spesso celebrando le nostre sacre solennità Ci angustia il pensiero circa la comprensione, circa la partecipazione dei fedeli che assistono al rito, avendo ragione di dubitare se essi comprendano, se essi siano uniti alla preghiera della Chiesa, se essi godano pienamente il senso dei misteri ricordati, delle orazioni proferite, del valore spirituale e morale di quanto il culto dovrebbe presentare alle nostre anime. Questo pensiero, questo dubbio qui non sussiste! Noi siamo sicuri che voi tutte siete con Noi per dare pienezza di significato e di fervore a questa santa Messa in onore di Maria nascente; e ciò per tre evidenti ragioni, che insieme concorrono a rendere solenne e memorabile la presente cerimonia.

Prima ragione: essa ci obbliga a ricordare l’apparizione della Madonna nel mondo come l’arrivo dell’aurora che precede la luce della salvezza, Cristo Gesù,

mercoledì 2 settembre 2015

1 Settembre

Non so se la data di questo post sarà la stessa del titolo
perché come sempre
sono arrivato in ritardo.

sabato 22 agosto 2015

Il cipresso

Un discepolo assiduo andò a chiedere al suo maestro: "dopo tanti anni, dimmi finalmente la parola che mi libererà e mi permetterà di entrare nella grande Luce". Il maestro lo mandò in cortile dicendogli: "Va' a vedere il cipresso nel cortile!". Egli andò e lo vide. Gli venne donata la grande Luce.
A distanza di anni, quando ormai il discepolo era succeduto al maestro defunto, ecco giungere dal nord del paese qualcuno che aveva sentito parlare del nuovo maestro e della famosa parola del maestro precedente sul cipresso nel cortile.

giovedì 20 agosto 2015

Le gioie di un prete in vacanza

-  Uscir di casa senza chiavi
-  celebrare la messa senza dover dare avvisi
- recitare l'ufficio senza fretta
- assistere ai capricci dei bambini senza doversene curare

lunedì 17 agosto 2015

Un buon compagno di viaggio

I bambini delle elementari alla domanda: "come deve essere un buon compagno di viaggio?", hanno risposto:

Non arriva in ritardo
Si fida di te
Non ti lascia mai solo
È saggio
Parla e canta durante il cammino

Tutto dipende dalla fine

La vocazione più sublime non ha alcuna utilità per il codardo e la meno nobile non è un ostacolo per il coraggioso. [...]
Che cosa è servito a Giuda aver abbracciato volontariamente la dignità sublime dell'apostolato - alla quale è stato chiamato con una vocazione uguale a quella di Pietro e degli altri apostoli - dal momento che, conferendo ad inizi così illustri una fine miserabile, si abbandona alla passione del denaro e giunge fino a tradire il suo Maestro con il più crudele dei parricidi? Considerate d'altra parte il beato Paolo. Colpito da improvvisa cecità, viene attratto come suo malgrado nella via della salvezza. Dove è lo svantaggio, dal momento che da allora segue il Signore con tale fervore e. rispondendo alla prima costrizione con il dono libero e pieno di sé, corona con una fine incomparabile una vita illustrata da così grandi virtù? Quindi tutto dipende dalla fine.

Giovanni Cassiano, Conferenze III, V:SC 42,144

lunedì 10 agosto 2015

Senza mani

In Giappone si racconta la storia di un maestro che aveva trasmesso la grande luce ad uno dei suoi discepoli. Quest'ultimo, riconosciuto e rassicurato dal suo maestro decise di lasciare tutto. Si recò in città e andò a vivere in mezzo ai barboni

sabato 25 luglio 2015

Molto tempo fa' ebbi la fortuna di imbattermi nel Cardinale Giacomo Biffi

Molto tempo fa' ebbi la fortuna di imbattermi nel Cardinale Giacomo Biffi. Ero in un periodo assai probante della mia vita con molto lavoro e molte tensioni. Mi accorgevo però che nel mondo non si può stare se non con una ipotesi di partenza. Io chi sono? Tu chi sei? ci insegnava ad interrogare con ignaziana precisione il Cardinale Martini di cui ci vantiamo di essere figli della vecchiaia.

giovedì 23 luglio 2015

Crippa: Biffi, Ratzinger e Venegono

A ogni votazione ricevo sempre un solo voto. Se scopro chi è che si ostina a votarmi giuro che lo prendo a schiaffi”. L’aneddoto è gustoso, probabilmente non apocrifo, ed è stato ricordato da più di un vaticanista negli articoli dedicati al cardinale Giacomo Biffi. E’ un aneddoto legato al Conclave del 2005, il 19 aprile per la precisione, il giorno dell’elezione di Joseph Ratzinger. Durante il pranzo, l’arcivescovo emerito di Bologna è sinceramente irritato, si sfoga con un confratello: “Giuro che lo prendo a schiaffi”. Sembra una scena di “Habemus Papam” di Nanni Moretti. Il cardinale che sta seduto di fronte a lui gli spiega:

Caffarra: la più grande povertà è non conoscere Cristo

Pubblichiamo il testo integrale dell'omelia tenuta questa mattina dal cardinale Carlo Caffarra durante le Esequie del suo predecessore alla guida dell'arcidiocesi bolognese, Giacomo Biffi.

1. “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente” [Mt 16, 16]. Venerati fratelli vescovi, carissimi fedeli tutti, la professione di fede detta da Pietro sotto divina rivelazione, risuona in questo momento in questa cattedrale. Il nostro fratello, il vescovo Giacomo, ha costruito la sua vita, il suo pensiero teologico, il suo ministero pastorale sulla roccia di quella professione: il Cristo, il Figlio del Dio vivente.
Sopra questa certezza, il nostro fratello, il Vescovo Giacomo, ha edificato il suo cammino di fede,

martedì 21 luglio 2015

Marcello Pera: che abisso fra la chiesa di Biffi e quella di Galantino

Il cardinale Biffi è stato un eroe della chiesa, nulla a che vedere con certi prelati che oggi vanno per la maggiore. Chi parla è Marcello Pera, dal 2001 al 2006 presidente del Senato, filosofo, considerato uno dei principali studiosi italiani di Popper, negli anni in cui ricopriva la seconda carica dello Stato ha conosciuto e stretto amicizia con Benedetto XVI, un rapporto continuato anche

domenica 19 luglio 2015

E. Ghini: In memoria di Giacomo Biffi apostolo di Cristo. Elogio della parresia

Emanuela Ghini - Giacomo Biffi è stato un pastore di grandissima intelligenza spirituale, profondamente innamorato di Dio e dell’uomo, a volte quasi intemperante per questo duplice unico amore. Il suo patrimonio di pubblicazioni teologiche e pastorali arricchisce la Chiesa ed educa tutti a una visione del cristianesimo profondamente realistica, umano-divina, dove il rigore della ragione si sposa a una profonda sensibilità e la fermezza delle convinzioni è mitigata da una grande umiltà. Con un senso indomito dell’assoluto, fonte di intraprendenza e insieme di distacco e profonda serenità. E un umorismo dalle mille sfumature, garbato e caustico.

G. Ferrara: addio a Giacomo Biffi

Vero prete, vero teologo, vero pastore, vero scrittore, vero cardinale: Giacomo Biffi. La chiesa cattolica ha perso un suo pezzo da 90. Bologna perde un anticonformista, uno che ha saputo vedere nella grassa “sazietà e disperazione”, mettendo in sincrono testa e cuore. Conversare con lui era un piacere dello spirito, piacere illuminista, piacere da “salon” settecentesco.

sabato 11 luglio 2015

domenica 5 luglio 2015

Un'altra volta è notte e scrivo

Un'altra volta è notte e scrivo
non so nemmeno io per che motivo
forse perché son vivo

forse perché è la notte viola
quella in cui non dormo pensando a ciò che sta per venire
ho preparato le valigie prendendo molto più di ciò che serve
segno che non vorrei sbagliare
segno che ho voglia di andare

martedì 30 giugno 2015

U. Minopoli: Così la fisica spiega l’inspiegabile origine dell’universo

Tratto da il Foglio: Perchè torna la domanda su Dio


Il paradosso di Pasteur: un po’ di scienza allontana da Dio, molta riconduce a lui. Tre secoli di modelli cosmologici, mai definitivi. L’ultimo, il neoateista, basato su un’ipotesi che finisce per essere più metafisica di quella creazionista


Un po’ di scienza allontana da Dio ma molta scienza riconduce a lui”. Louis Pasteur, il padre della microbiologia, è stato il primo a formulare questa paradossale conclusione. Applicata alla cosmologia, lo studio delle origini e del destino dell’universo, ha la forza di una profezia verificata: la domanda su Dio è ridiventata una controversia nella cosmologia contemporanea, dopo esserne stata espulsa per quasi due secoli.

domenica 14 giugno 2015

L'odore delle pecore e il buon profumo di Cristo

Con grande gioia accolgo la proposta del vostro bollettino parrocchiale di scrivere qualche riga per festeggiare il 20° anniversario di sacerdozio di don Maurizio. L'occasione mi permette di fare una breve riflessione - evidentemente - anche sul mio sacerdozio giunto al 13° anno. A don Maurizio mi lega una dolce amicizia nata fin dal suo arrivo a Pratocentenaro. La semplicità del rapporto tra parroco e vicario che abbiamo sperimentato è stata una vera grazia di cui ringrazio il Signore.

Resegup - 2

"Quanto pensi di metterci?"
ci sfidiamo ma con una certa carità.
"credo quattro e mezza ma non so è la prima volta"

Io partecipo in sostanza alle gare che partono sotto casa mia. Primo perché così non devo muovere la macchina e non devo fare la doccia in mezzo agli altri. Poi perché sono quelle della città e io sono un cittadino. 

Esco di casa baldanzoso dopo la pennica  e una sessione tranquilla di stretching. Mi sono rasato e incerottato nella speranza di salvare le dita dei piedi. Trovo sul sagrato i sacrestani che mi deridono e tre amici "colpevoli" di avermi coinvolto. Tutti sappiamo che i più forti sono Gus e Giacomo. Ce la ridiamo di gusto, ognuno sa già più o meno quanto ci metterà. Onestamente io non sento gran competizione il mio scopo è solo arrivare.

Alla partenza siamo tantissimi e mi sento davvero felice. Non vorrei essere in nessun altro posto al mondo, so che devo provarci.

martedì 9 giugno 2015

Stare bassi

Le spighe alte,
le più vanitose
sono vuote
Le spighe più basse,
più umili, sono
cariche di chicchi.

San Pio

domenica 7 giugno 2015

Resegup - 1

Mia madre:
"Lo sapevo! Quando non telefoni per un po'
vuol dire che la stai per combinare!
SEI UN CRETINO!  Cosa pensi!?
Beh come stai?"

L'emozione mi è arrivata almeno una settimana prima anche se la preparavo da un anno. Ho spostato ogni impegno parrocchiale: Comunioni, feste, anniversari, recite, preparazioni, ecc.

sabato 6 giugno 2015

Paura

Amici, tra poco inizia la mia prima Resegup. Ho una fifa boia. Il mio angelo custode avrà da fare. Grazie a tutti del sostegno. 

giovedì 4 giugno 2015

In famiglia non si getta mai la spugna

Andrea Mantegna, «Incontro» (1465-1474, Camera degli Sposi, Mantova, particolare)È notte e allora scrivo: i nostri quattro bambini si sono appena addormentati nei loro letti; le magliette con le macchie di sugo, cioccolato e fango riposano invece in candeggina. Mio marito, dopo averli fatti capitolare con minacce, promesse e l’ennesima lettura dell’Isola del Tesoro, corregge i compiti dei suoi studenti, su una sedia che scricchiola ogni volta che cerca una posizione più comoda. Ma non c’è niente di comodo in famiglia: né sedie, né letti, né relazioni. 

domenica 31 maggio 2015

Da don Abbondio a fra' Cristoforo

Con la celebrazione odierna desideriamo ringraziare il Signore per l'anno passato insieme in Oratorio e aprire simbolicamente la stagione estiva.

Quello che abbiamo fatto

Abbiamo iniziato a Settembre sulla scorta di una estate passata molto importante. Molti ragazzi avevano partecipato alle iniziative e molti si sono ripresentati all'avvio dell'anno pastorale. Possiamo dire di aver riscontrato anche un certo apprezzamento da parte delle famiglie.

martedì 26 maggio 2015

San Filippo Neri: la gioia cristiana

- Figliuoli, state allegri, state allegri. Voglio che non facciate peccati, ma che siate allegri.

- Non voglio scrupoli, non voglio malinconie. Scrupoli e malinconie, lontani da casa mia.

- L'allegrezza cristiana interiore è un dono di Dio, derivato dalla buona coscienza, mercé il disprezzo delle cose terrene, unito con la contemplazione delle celesti...Si oppone alla nostra allegrezza il peccato; anzi, chi è servo del peccato non può neanche assaporarla: le si oppone principalmente l'ambizione: le è nemico il senso, e molto altresì la vanità e la detrazione. La nostra allegrezza corre gran pericolo e spesso si perde col trattare cose mondane, col consorzio degli ambiziosi, col diletto degli spettacoli.

anche stasera mi batte il cuore

... è stata tutta una vita di sacrifici e di gelo! 
Così si fa il teatro. 
Così ho fatto! 
Ma il cuore ha tremato 
sempre 
tutte le sere! 
E l'ho pagato, 
anche stasera mi batte il cuore 
e continuerà a battere 
anche quando si sarà fermato. 

Eduardo de Filippo 
Ultimo discorso 

venerdì 15 maggio 2015

Come sembrare milanese

Corriere.it pubblica un articolo di singolare interesse per una buona formazione. Indispensabile in tempi di EXPO.

giovedì 14 maggio 2015

Giovani arrabbiati. Perchè? di Vincent Nagle

Un paio di anni fa un confratello mi ha sorpreso dicendomi "Ho questo ricordo di te, un giovane arrabbiato, in guerra con il mondo". Prima che me lo dicesse non me ne ricordavo affatto, ma non appena il mio confratello ha condiviso con me la sua impressione mi sono reso conto che era vera. Sono stato un giovane molto arrabbiato.

mercoledì 13 maggio 2015

L'omelia di Scola alla Festa dei fiori

Ricorre nel 2015 l'ottantesimo anniversario della fondazione del Seminario di Venegono. La scuola teologica più felice e fruttuosa che l'Italia (e il mondo?) abbia visto in tutto il 1900. Alla tradizionale festa dei fiori il Cardinale Scola ha pronunciato questa l'omelia che riporto qui sotto (forse sono solo gli appunti). 

domenica 10 maggio 2015

Madonnina


















Madonnina di Fulvia Mendini, che qui traduce Antonello da Messina in linguaggio contemporaneo. Fulvia Mendini,Madonnina del velo azzurro. Acrilico su legno, 42x30 cm, 2014.

Tratto da Eccellenti pittori

venerdì 1 maggio 2015

I tre scalpellini

Un viandante camminava per una strada assolata, finché giunse nei pressi di un cantiere, ove tre scalpellini lavoravano sotto il sole cocente.
Si avvicinò al primo di essi e gli chiese: “Cosa stai facendo?”
E quello: “Non lo vedi? Sto sudando!” e il suo sguardo era torvo e il suo volto affaticato.
Si avvicinò al successivo scalpellino, gli rivolse la stessa domanda: “Cosa stai facendo?”
E quello: “Non lo vedi? Mi sto guadagnando il pane!” e il suo sguardo era spento e il suo volto rassegnato.
Il viandante proseguì e ripeté al terzo scalpellino la domanda: “Cosa stai facendo?”
E quello: “Ma come, non lo vedi?” Stiamo costruendo una cattedrale!” e i suoi occhi brillavano di soddisfazione e sul suo volto non vi era traccia di fatica."

lunedì 27 aprile 2015

Cossovich: Quel selfie davanti al crocifisso

Stamattina sono passato a Milano in Duomo. Ero fermo un attimo a pregare davanti al crocifisso quando una ragazza si fa largo tra le persone, tira fuori il suo smartphone e si fa un bel selfie con il crocifisso. Al momento la cosa mi ha un po' infastidito e

mercoledì 22 aprile 2015

martedì 21 aprile 2015

Elio Toaff, il professore

- Al sabato io riposo tutto il giorno, fino a far arrabbiare mia moglie eh eh. Di venerdì aspetto alla finestra che spunti la prima stella per vedere quando inizia il sabato e da lì in poi fino alla prima stella della domenica non faccio proprio nulla eh!
- scusi professoò, e se iè nuvolo?
- riposo ancora un po' che tanto non si sbaglia!

Su di una sedia di ferro e nylon appena all'ombra del tendone di un bar non certo di lusso sedeva Elio Toaff il più grande ebreo dell'Italia repubblicana che oggi è entrato in paradiso.

giovedì 16 aprile 2015

Ottavo salmo

Se fumi un sigaro
aspiri il sapore e trattieni l'odore.
Osservi le volute del fumo
attorcigliarsi e comporre
magnifiche figure
che vorresti disegnare con un soffio
come faceva il grigio stregone.

sabato 11 aprile 2015

domenica 5 aprile 2015

Ho Sentito il Battito del Tuo Cuore!

Ti ho trovato in tanti posti, Signore.
Ho sentito il battito del tuo cuore
nella quiete perfetta dei campi,
nel tabernacolo oscuro di una cattedrale vuota,
nell'unità di cuore e di mente di un'assemblea
di persone che ti amano.

venerdì 3 aprile 2015

La porta che si chiude

Tu lo vedi, sorella: io sono stanca,
stanca, logora, scossa,
come il pilastro d’un cancello angusto
al limitare d’un immenso cortile;
come un vecchio pilastro
che per tutta la vita
sia stato diga all’irruente fuga
d’una folla rinchiusa.

Negri: la vita nuova

Un abbraccio
Carissimi fratelli e sorelle dell’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio, devo confessarvi, aprendo questo messaggio per la Pasqua di Risurrezione, il forte disagio che provo nel pensare che le grandi parole e le grandi certezze della Risurrezione di Cristo – e in lui della risurrezione dell’uomo e del mondo – rischiano di non colpire più nessuno, nemmeno noi che le diciamo. Infatti queste parole non trovano, o trovano con più difficoltà, le vie del nostro cuore ma spesso trovano le vie di un’emozione immediata, che purtroppo ci soddisfa.

giovedì 2 aprile 2015

mercoledì 25 marzo 2015

Ambrogio: la vita del giusto

La virtù perfetta ha un riposo tranquillo e sicuro; allo stesso modo il Signore ha riservato il suo dono ai più perfetti dicendo: Vi lascio la mia pace, vi do la mia pace.  E' tipico, infatti, di coloro che sono perfetti  non essere influenzati facilmente dalle cose del mondo,

martedì 24 marzo 2015

Agostino: attaccati al legno della croce

E' come se uno vedesse da lontano la patria, e ci fosse di mezzo il mare: egli vede dove arrivare, ma non ha come arrivarvi. Così è di noi, che vogliamo giungere a quella stabilità dove ciò che è è, perché esso solo è sempre così com'è. E anche se già scorgiamo la meta da raggiungere, tuttavia c'è di mezzo il mare di questo secolo. Ed è già qualcosa conoscere la meta, poiché molti neppure riescono a vedere dove debbono andare.

sabato 21 marzo 2015

Il colloquio

Ci si siede su due poltrone una di fronte all'altra; qualche volta a novanta gradi, qualche volta ad angolature imprecise. Meglio non sullo stesso divano lineare, si faticherebbe a guardarsi in faccia.  Di solito all'interno di salottini in cui non mancherà almeno una parete piena di libri. Non ci sta male un'icona o un'immagine medievale. Sconvenienti invece i quadri di foto tipo liceo perchè troppo personali. Sparsa qua e là qualche immaginetta. E si inizia il colloquio.

lunedì 16 marzo 2015

Bisogna alzare le vele

GEORGE GRAY

Ho osservato tante volte
il marmo che mi hanno scolpito -
una nave alla fonda con la vela ammainata.

sabato 14 marzo 2015

Il Papa a CL

Da tempo seguo con interesse il cammino del movimento di Comunione e Liberazione. Soprattutto provo grande sentimento di stima e gratitudine per l'opera teologica ed educativa del suo fondatore Mons. Luigi Giussani. Nell'intervento di sabato 7 marzo Papa Francesco ho dimostrato tutta la sua grandezza d'animo e tutta la sua competenza teologica e pastorale chiarendo diversi punti che credo facciano bene a tutta la chiesa. Invito a leggerlo con calma.


Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Do il benvenuto a tutti voi e vi ringrazio per il vostro affetto caloroso! Rivolgo il mio cordiale saluto ai Cardinali e ai Vescovi. Saluto Don Julián Carrón, Presidente della vostra Fraternità, e lo ringrazio per le parole che mi ha indirizzato a nome di tutti; e La ringrazio anche, Don Julián, per quella bella lettera che Lei ha scritto a tutti, invitandoli a venire. Grazie tante!
Il mio primo pensiero va al vostro Fondatore, Mons. Luigi Giussani, ricordando il decimo anniversario della sua nascita al Cielo. Sono riconoscente a Don Giussani per varie ragioni. La prima, più personale, è il bene che quest’uomo ha fatto a me e alla mia vita sacerdotale, attraverso la lettura dei suoi libri e dei suoi articoli. L’altra ragione è che il suo pensiero è profondamente umano e giunge fino al più intimo dell’anelito dell’uomo.

giovedì 12 marzo 2015

martedì 10 marzo 2015

Ambrogio: Se uno tocca la vita... vive!

Affrettiamoci dunque verso la vita.
Se uno tocca la vita vive.
Infatti la toccò quella donna che toccò la sua frangia
e fu liberata dalla morte, sentendosi dire:
La tua fede ti ha salvata. Va' in pace.
Se, infatti, colui che tocca un morto
è immondo senza dubbio
colui che tocca un vivo è salvo.
Cerchiamo, dunque, colui che vive.

martedì 3 marzo 2015

Il Papa ai musulmani (10 anni fa')

Cari amici musulmani,

è motivo di grande gioia per me accogliervi e porgervi il mio cordiale saluto. Sono qui per incontrare i giovani venuti da ogni parte d’Europa e del mondo. I giovani sono il futuro dell’umanità e la speranza delle nazioni. Il mio amato predecessore, il Papa Giovanni Paolo II, disse un giorno ai giovani musulmani riuniti nello stadio di Casablanca (Marocco): “I giovani possono costruire un futuro migliore, se pongono innanzitutto la loro fede in Dio e si impegnano poi a costruire questo mondo nuovo secondo il disegno di Dio, con saggezza e fiducia” (Insegnamenti, VIII/2, 1985, p. 500). E’ in questa prospettiva che mi rivolgo a voi, cari amici musulmani, per condividere con voi le mie speranze e mettervi a parte anche delle mie preoccupazioni in questi momenti particolarmente difficili della storia del nostro tempo.

sabato 28 febbraio 2015

Fare attenzione al cuore

Fare attenzione al cuore è un’espressione
molto comune nella spiritualità orientale.
Riveste anzitutto un aspetto negativo:
allontanare ogni pensiero cattivo
proveniente dall’esterno, guarire il cuore,
educarlo per mezzo della vigilanza.
Questa attenzione è tuttavia la madre della preghiera:

domenica 22 febbraio 2015

Un Prefazio ambrosiano di Quaresima

È veramente cosa buona e giusta renderti grazie sempre,
Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.

Sfilata la corona

Sfilata la corona
E bevuto l'ultimo bicchiere
Di vino...
Trovo coriandoli anche nelle mutande
E si affollano nelle mente
I visi e le voci dei ragazzi
Inizia la quaresima
Dio solo sa come la aspetto 
Ricordo scarponi e deserto
Sento ancora il profumo
O il sapore
Del viaggio
Pellegrini,
A che punto è la notte?

domenica 15 febbraio 2015

Il discorso di Re Resegone


Amato e benedetto popolo di Lecco,
sono onorato anche quest'anno di chinare il mio dorso normalmente rivolto al cielo per assumere il ruolo di Re del Carnevale! So di essere molto amato dai lecchesi che spesso percorrono le mie pendici e in compagnia di mia moglie, la bellissima Regina Grigna, ed il gran ciambellano nostro fedele servitore desideriamo augurare a tutti i lecchesi e non solo una settimana di gioia e di serenità, fortuna, festa e pace!

giovedì 12 febbraio 2015

Primule

ieri correndo
su un sentiero sudato
ne ho vista una
spuntare
senza vasetto nero
avevo male ai talloni
oggi 
spero

lunedì 9 febbraio 2015

Una misteriosa pala d'altare

Gli ingredienti per un’appassionante art-story ci sono tutti. C’è un pittore di talento, sfuggente, misterioso, nato attorno al Lago di Costanza e di lingua tedesca, ma chiamato alla metà del Quattrocento a lavorare tra Liguria e Lombardia. C’è un dipinto su tavola bellissimo e pressoché sconosciuto, insolito per l’ambiente milanese eppure certamente “ambrosiano” per riferimenti e collocazione. E c’è un sottile, eppure resistente filo rosso che lega la cistercense abbazia di Chiaravalle con una chiesa domenicana di Genova, passando per un oratorio monastico a Brugherio, là dove la tradizione già indicava la presenza delle reliquie dei Magi...
Ma è necessario procedere con ordine. E partire dalla magnifica pala d’altare, di circa un metro e mezzo per lato, che dal prossimo 6 febbraio sarà eccezionalmente esposta al Museo Diocesano di Milano, prima di partecipare, dalla metà di marzo, alla grande mostra che sarà allestita a Palazzo Reale sull’arte lombarda al tempo dei Visconti e degli Sforza. Un vero evento, se si considera che l’opera, di straordinaria qualità pittorica e dal raro tema iconografico, viene per la prima volta presentata al pubblico, essendo oggi di proprietà privata (pur essendo auspicabile, per l’immediato futuro, una collocazione in una raccolta pubblica, magari proprio milanese…).

sabato 7 febbraio 2015

Demande urgente de prière

Reçue d'une Soeur Rwandaise , avec qui j'ai vécu au Rwanda.
Les religieuses du Bd Richelieu, Oblates de l'Eucharistie nous envoient ce message dramatique:

DEMANDE URGENTE D'INTERCESSION DE PRIERE

"Nous avons perdu la ville de Queragosh (Qaraqosh, Irak du Nord). Elle est tombée ; à ISIS "ils" décapitent systématiquement les enfants. C'est la ville dans laquelle nous avons également la contrebande alimentaire. ISIS a repoussé la peshmergas (forces kurdes) et est maintenant située à moins de 10 min. pour atteindre le point où notre équipe travaille à la survie. Des milliers ont fui la nuit dernière à Erbil. L'ONU a évacué son personnel de Erbil. Notre équipe est toujours là et y restera. La protection par la prière est absolument nécessaire. S'il vous plaît priez fidèlement (en permanence) pour la libération du peuple du Nord de l'Irak de la terrible montée / terreur d'ISIS et ses extrémistes avec objectifs de conversion de masse ou de mort pour tous les chrétiens dans cette région en ce moment

domenica 1 febbraio 2015

Decalogo per gli “operari”

Un amico prete, in aggiunta al testo pubblicato qui sotto di don Bosco, mi ha inviato questo decalogo scritto nientepopodimenoché da san Carlo Borromeo. Si tratta di un Decalogo che il nostro santo patrono consegnò agli "Operari" cioè i collaboratori (o cooperatori) delle Scuole della dottrina cristiana da lui stesso istituite. 

Decalogo per gli “operari” delle Scuole della dottrina cristiana, 

 1. La prima condizione è che dovrebbero essere in un certo modo luce del mondo, per illuminare con la Dottrina e con il buon esempio di vita.
2. I fratelli di questa Compagnia devono distinguersi nell’amore verso Dio, ed esserne tutti accesi e infiammati.

venerdì 30 gennaio 2015

La lettera da Roma di don Bosco

Dopo aver scoperto che don Guanella ha imparato da don Bosco, mi è venuto il dubbio che qualcuno non abbia mai letto questa lettera del padre degli Oratori. Un testo fondamentale ed eterno da leggere, rileggere e meditare. Se qualcuno mi invita a cena gli spiego perché per me è decisivo. Oggi.

Roma, l0 maggio 1884

Miei carissimi figliuoli in Gesù Cristo,

vicino o lontano io penso sempre a voi. Uno solo è il mio desiderio, quello di vedervi felici nel tempo e nell'eternità. Questo pensiero, questo desiderio mi risolsero a scrivervi questa lettera. Sento, o cari miei, il peso della mia lontananza da voi, e il non vedervi e il non sentirvi mi cagiona pena, quale voi non potete immaginare. Perciò io avrei desiderato scrivere queste righe

venerdì 23 gennaio 2015

ad occhi chiusi vinco

È qui che Dio m’assiste
Lungo la parte più assurda della curva
saldamente incollato
su questa traiettoria
ad occhi chiusi vinco
la vertigine, il vuoto la mia storia.

B. Cattafi

domenica 18 gennaio 2015

I fatti tragici che hanno insanguinato Parigi...

TESTO DA LEGGERE IN TUTTE LE CELEBRAZIONI EUCARISTICHE
DI DOMENICA 18 GENNAIO 2015, DOPO LA COMUNIONE:

I fatti tragici che hanno insanguinato Parigi;
la crudeltà che sconvolge la Nigeria;

martedì 13 gennaio 2015

Centra la corsa di A. Lavecchia

Il mio amico Alberto Lavecchia ha pubblicato un libro che si intitola "Centra la corsa - c'entra la corsa" pubblicato da Feltrinelli di cui potete trovare in fondo la scheda e le modalità di acquisto. Sono molti i motivi per cui ringrazio il mio amico in questa semplice recensione.
Il libro è composto di circa 80 piccole pagine e da una preziosissima copertina che un grande fotografo gli ha regalato. Si legge in breve tempo ed scritto in un linguaggio scorrevole e piacevole. L'argomento trattato, si capisce bene, è l'arte del correre. Quello dei racconti sulla corsa è un filone letterario sviluppatosi in maniera eccezionale grazie allo sviluppo del movimento podistico, pratica sempre più diffusa alle nostre latitudini e non solo. Alberto ha scelto di raccontare la sua esperienza amatoriale nell'affrontare la maratona di New York, intercalando al racconto preziose indicazioni su cosa non fare prima e durate una gara di corsa. Lo sviluppo è semplice e chiaro e chi è appassionato di corsa certamente lo sentirà vicino. Chi invece non ama correre apprezzerà la semplicità, l'onestà e l'autoironia con cui Alberto racconta di sé.
Tuttavia io lo consiglio soprattutto per il finale.

lunedì 12 gennaio 2015

Se avessi predicato

Se avessi potuto, oggi avrei predicato così. Duemila anni fa' sulle sponde del Giordano un uomo proveniente da Nazaret si avvicinava a suo cugino Giovanni

giovedì 8 gennaio 2015

Quando comincia il giorno?

Un'amica ha condiviso con me questo racconto della tradizione ebraica

Un giorno un rabbino domandò ai suoi allievi da che cosa si potesse riconoscere il momento preciso in cui finiva la notte e cominciava il giorno.