Come faccio a spiegarvi?
Come faccio a spiegarvi che questi piccoli segni sono così potenti?
Come faccio a spiegarvi che questi piccoli segni sono così potenti?
Un frammento di pane senza sapore né profumo
qualche goccia di vino che non ubriaca
Come faccio a spiegarvelo?
Non hanno la forza della spada,
né il peso dei bastoni
non la gloria delle coppe
non il valore di monete.
Li si può deridere li si può ignorare
ma non accettano che ci si giochi.
E nonostante io spesso bari
loro rimangono lì, incatenati, in attesa
paziente e trepidante
di un bacio sincero
come a quattordici anni
come poco dopo l'anello
come quelli in fronte
dei nonni ai nipoti.
Ormai mi fanno ridere le vesti stirate a lucido
sotto pizzi e merletti di Cantù
che fanno roteare cerchi fumiganti.
Come faccio a spiegarglielo?
Non vale più la pena di prendersela
ho un'arma più potente tra le mani
e l'userò - l'ironia - senza pietà.
Mi spiace fratelli ma il mio io
impreciso, in ritardo, distratto e anarchico
è stato ormai catturato e deportato
- tutto secondo la mia volontà -
verso monti e mari nuovi.
Non serve che mi rimproveriate
coi vostri dettagli storici
con vostro settecento continuo
questa realtà è troppo più potente
ed io l'ho vista di sguincio
senza osare mai catturare
per non rimanere bruciato.
Come faccio a spiegarvelo?
Mi spiace cari amici,
la regola del piccolo segno
non sopporta palinsesti, lustrini e nobili palchi.
Nel grande va notato il piccolo
nel solenne il povero
nello sconfitto il potente.
Come faccio a spiegarvi
che qui c'è più arte
che in ogni museo?
che qui c'è più giustizia
che in qualsiasi tribunale?
che qui c'è più gioia
che in tutta Hollywood?
Come faccio a spiegarvelo?
Non lo so
ma son fatti vostri.
Se posso permettermi un consiglio
provate, almeno una volta,
a esser sinceri col vostro cuore.
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