Due amori diedero origine a due città, alla terrena l'amor di sé fino all'indifferenza per Iddio, alla celeste l'amore a Dio fino all'indifferenza per sé. Di questi due amori l'uno è puro, l'altro impuro; l'uno sociale, l'altro privato; l'uno sollecito nel servire al bene comune in vista della città celeste, l’altro pronto a subordinare anche il bene comune al proprio potere in vista di una dominazione arrogante; l'uno è sottomesso a Dio, l'altro è nemico di Dio.De civitate Dei, Agostino di Ippona , XIV, 28
La questione che è stata posta questa sera si articola attorno a tre parole: Lecco, Città e giovani. Sono tre temi che possono essere presi da molti punti di vista e ci auguriamo che questi stessi siano sempre più ampi, articolati e approfonditi. Io vorrei attirare l'attenzione però sulla preposizione semplice “per” (che ahimè contiene una erre) sulla quale ruota la mia riflessione. Potrei quindi rigenerare la domanda in maniera diretta dicendo: tu per chi sei? Provo ad argomentare.
