giovedì 8 settembre 2016

Di ritorno da Cracovia (5)

Nascono affetti liberi

Chi ama Cristo ama anche i fratelli. Li ama nella libertà di lasciare loro sempre la possibilità di esprimersi. Impara la fatica del voler bene, del sapersi astenere da alcune forme piacevoli ma vischiose dei gesti. Ama il fatto che l'amico cammini e diventi più grande, non vuole trattenere per sé ma gioisce dei passi che ognuno fa nello sviluppare i talenti che Dio gli ha dato; in una parola ama la sua vocazione.
Non ha paura di dover soffrire e faticare anche in questo campo alla ricerca della libertà, mai del tutto acquisita, nell'amare.

Nasce il desiderio di lavorare

Se Dio è buono e i fratelli sono amici in cammino, la realtà è un dono e io valgo qualcosa allora mi nasce la voglia di lavorare cioè di impiegare la mie doti, quelle che ho e quelle che scoprirò. Il lavoro non è più una condanna necessaria ad avere lo stipendio ma è la mia cooperazione allo sviluppo del bene comune. La fatica è parte della vita e non ci spaventa anzi ci stimola a fare sempre meglio.

Il cristiano è libero

Papa Francesco è il testimone straordinario di chi ha conosciuto Gesù. Fa parte di quella moltitudine di testimoni che hanno fondato la propria vita sulla fede nella persona di Gesù Cristo realmente presente nella Chiesa. Sorprende sempre la sua estrema semplicità e libertà; non c'è protocollo, consuetudine, schema che lo controlli. Il cristiano è libero, nelle parole e nelle azioni, non si fa determinare dalle mode anzi si fa quasi un vanto di sfidare la stupidità che lo circonda. E' libero soprattutto nei giudizi, sa dire che ciò che è falso è falso e ciò che è vero rimane vero anche se nessuno lo dice. Non teme di essere preso in giro o di essere talvolta sconfitto, sa ridere di sé stesso, gioire dei successi e non deprimersi delle sconfitte. Il cristiano è capace di ridere perché è distaccato da sé e dal mondo, non ha paura di stare da solo e di essere schernito. Il cristiano conosce il segreto del vero umorismo e sa che “ride bene chi ride la risata final”. Il cristiano è felice di aver conosciuto Cristo, di essere figlio di Dio, figlio di Maria e parte della Chiesa. In questo sta la nostra libertà

Riprendere

Carissimi amici,
in conclusione vorrei proporvi di proseguire insieme il cammino a partire da quanto abbiamo vissuto tenendo salde tre linee:
1. Provare a vivere queste parole trasformando i nostri percorsi individuali in una vera esperienza di comunità.
2. Approfondire la comprensione del mistero della misericordia rivelato in Gesù Cristo.
3. Comunicare a tutti la bellezza di conoscere Gesù Cristo vivo e presente nella storia.

Ciao e a presto
don Filippo

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