mercoledì 12 aprile 2017

A Merini: io ti posso parlare di Lui

Io che sono vicina alla morte
io che sono lontana dalla morte
io che ho trovato un solco di fiori
che ha chiamato vita
perché mi ha sorpreso,
enormemente sorpreso
che da una riva all’altra
di disperazione e passione
ci fosse un uomo chiamato Gesù.
Io che l’ho seguito senza mai parlare
e sono diventata una discepola
dell’attesa del pianto,
io ti posso parlare di lui.

Io lo conosco:
ha riempito le mie notti con frastuoni orrendi,
ha accarezzato la mie viscere,
imbiancato i miei capelli per lo stupore.
Mi ha resa giovane e vecchia
a seconda delle stagioni,
mi ha fatta fiorire e morire
un’infinità di volte.
Ma io so che mi ama
e ti dirò, anche se tu non credi,
che si preannuncia sempre
con una grande frescura in tutte le membra
come se tu rincominciassi a vivere
e vedessi il mondo per la prima volta.
E questa è la fede, e questo è lui,
che ti cerca per ogni dove
anche quando tu ti nascondi
per non farti vedere.

Tratto da Corpo d'amore, di A. Merini, edizioni Frassinelli.

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