domenica 7 gennaio 2018

Cantar d'amore: Rimmel di F. De Gregori, 1975

De Gregori è un altro di quei cantautori che ascolto a ripetizione come i miei ado ascoltano Gemitaiz. Ma non è la stessa cosa. Io lo ascoltavo sì quando avevo 16 anni, nel '92 o giù di lì, ma De Gregori era già un classico. Questa canzone è del 1975 quando non ero ancora nato. In partenza devo fare due premesse.
1. De Gregori è un vero poeta e spesso usa un linguaggio ermetico, sfido chiunque a parafrasare una delle sue canzoni!
2. Nel testo non compare mai la parola "amore" oggetto di questa serie di post. Qui si parla della fine di un amore, lei una sera ha lasciato lui un po' all'improvviso al termine di una discussione.

E qualcosa rimane, 
fra le pagine chiare e le pagine scure

Oh cari piccoli lettori, sì qualcosa rimane sempre
se si è amato e se non rimane niente non è amore. Qualcosa rimane sia nel bene che nel male. Anche in una vicenda dalle pagine scure  C'è sempre da imparare, il dramma è se non si impara niente, se non ci si interroga, se non si da un giudizio. Col tempo, con calma, ma occorre riflettere.

e cancello il tuo nome dalla mia facciata

Il mio stare con te era avere il tuo nome sulla facciata della mia casa, l'amore non è mai privato, ha sempre pubblicità tanto che gli amici se la ridono.

e confondo i miei alibi e le tue ragioni
I miei alibi e le tue ragioni

Ecco l'acido che esce: ci siamo lasciati e tu mi hai detto così: i miei sono alibi, le tue invece ragioni. Le parole rivelano tutto. Mi accusi di essere uno che si nasconde che prende delle scuse e tu invece hai delle ragioni vere da esibire.

Chi mi ha fatto le carte mi ha chiamato vincente
Ma uno zingaro è un trucco
E un futuro invadente, fossi stato un po' più giovane
L'avrei distrutto con la fantasia
L'avrei stracciato con la fantasia


Questo è uno dei passaggi più ermetici. Chi è questo zingaro che fa le carte? Non si sa ma qualcuno ha falsamente previsto un futuro felice che non si è realizzato. Ogni storia d'amore esordisce sempre con una previsione di vittoria, non può essere diversamente.
E' bellissima, letterariamente, la variatio da distrutto a a stracciato prima che attacchi il refrain:

Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo
E la mia faccia sovrapporla
A quella di chissà chi altro, oh
Ancora i tuoi quattro assi, bada bene, di un colore solo
Li puoi nascondere o giocare come vuoi
O farli rimanere buoni amici come noi

I quattro assi di un solo colore (uno dei versi più famosi di questa canzone) significano che tu stavi barando e se hai barato con me ora puoi iniziare a barare con qualcun altro. Una truffa è anche quel rimanere buoni amici che mi proponi.

Poi inizia un ricordo struggente e delicatissimo. Lui e lei sono davanti al portone (dopo una serata insieme? mentre lui la sta accompagnando a casa? ) forse hanno discusso o litigato certo è l'ultima volta che si vedranno. Lui ha fatto a lei una foto in cui lei sorride mentre non guarda e la tiene come una reliquia

Santa voglia di vivere e dolce Venere di Rimmel
Come quando fuori pioveva e tu mi domandavi
Se per caso avevo ancora quella foto
In cui tu sorridevi e non guardavi
Ed il vento passava sul tuo collo di pelliccia
E sulla tua persona
E quando io, senza capire, ho detto sì
Hai detto "E' tutto quel che hai di me"
È tutto quel che ho di te

Lei rivendica: tu non mi possiedi e non mi avrai più. Lui si arrende. Riprende.

Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo
E la mia faccia sovrapporla
A quella di chissà chi altro, oh
Ancora i tuoi quattro assi, bada bene, di un colore solo
Li puoi nascondere o giocare con chi vuoi
O farli rimanere buoni amici come noi

Rimmel è una canzone straordinaria per lirica e poesia, rivela quanto possa essere delicata la fine di una relazione. Non parla mai di amore direttamente e ciascuno di noi vi si ritrova perfettamente. La poesia di De Gregori allude, apre, fa volare con la fantasia e assume tutto il vigore dei ricordo che si è sedimentato nella memoria ferita di una persona. Non c'è violenza, e non c'è volgarità, linguaggi troppo facili ed oggi più che mai abusati. Si può arrivare a questa parole solo se l'esperienza è ripresa, meditata, fatta propria. Una lavoro personale e anche spirituale che necessita più che mai di essere intrapreso oggi e subito. Tra le frecce  che gli uomini e le donne portano nella faretra non esistono solo la rabbia e l'indignazione. Non si può giungere al bell'amore senza questo prezioso lavoro di amicizia, poesia e condivisione. Buon cammino a tutti gli amanti feriti.

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