sabato 9 novembre 2013

Quanto vorrei tornare

Quanto vorrei  tornare


alle sere prima di dormire con mio papà che narrava Ulisse ed Aladino
e mia mamma rideva alle nostre barzellette non più nuove
Quanto vorrei  tornare all'Elba
quando saltavamo sul gommone ridendo del mare grosso e
quando correvamo tra la polvere a Viazzano su biciclette fuori misura
Quanto vorrei  tornare al giorno
in cui mi mettesti accanto una donna perché non fossi solo
o quando mi chiamasti lungo il lago
Quanto vorrei  tornare al giorno in cui è nato Filippo e
 lui torturava il piedino di Pietro appena sceso sulla terra
Quanto vorrei  tornare a quei sogni in cui mi rivelasti
il futuro mio e del paese e fermasti la mia mano pronta al sacrificio
o quando giocavamo a Risiko nel tavernino del seminario
e a palla in campo con la base verso la porta del teatro
o a quelle sere in montagna quando mi mettevi tra le braccia i ragazzi in lacrime
Quanto vorrei  tornare a fare i compiti con la Emy (ein zwei drei)
e a sentire il rumore dell'onda che va a nanna con la nonna Teresa
oppure ad ascoltare il nonno con le mani dietro la schiena che passeggia parlando di alberi e di mele
Quanto vorrei  tornare sul monte a guardare la tua luce
o in Terra Santa a celebrare la Messa nella grotta della Natività
o sul molo mentre ballavamo (male) e cantavamo Battisti come fosse la prima volta
Quanto vorrei  tornare a quelle sere di preghiera a Saronno
quando l'abbraccio era tuo senza ombra di dubbio
io tornavo a casa e tu ammazzavi il vitello grasso
o al torneo di calcio vinto all'ultimo rigore contro i diaconi
e anche ad ascoltare il Cardinale Carlo e Ambrogio e Giacomo
Come vorrei tornare a passeggiare sulla spiaggia con Agostino
e fare castelli di sabbia con gli amici romani e giocare, giocare e giocare
Quanto vorrei  tornare al catechismo a cantare camminerò
e vederti comparire lungo la via mentre avevo lasciato la bicicletta sul muro
e camminavo con un amico a parlar del futuro
o a quella sera in cui provai il primo sigaro offerto da un prete
e cantavo ragazzo fortunato andando alle prove del teatro
Quanto vorrei  tornare a casa con Paolo e Timoteo
e leggevo poesie e teatro e vidi Giulietta al balcone
e sentii l'ebreo che arringava e voleva giustizia
o quella notte sul fiume verso Bergamo
o quel giorno di Giugno in cui follemente mi legasti a te e io senza capire ho detto sì
Quanto vorrei  tornare...
...e un giorno tornerò dove son sempre stato

2 commenti:

  1. riesci sempre a commuovermi Don.....

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  2. Quanto vorrei tornare all'Elba
    quando saltavamo sul gommone ridendo del mare grosso

    I momenti più belli della mia vita... Grazie....
    Susi

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