venerdì 17 gennaio 2014

Appunti alla catechesi

Nel 1993 Avevo 16 anni. Stressavo Il mio don perché mi desse libri spirituali. Mi diede da leggere un commento al padre nostro di un tale Ermes Ronchi. Non sapevo che fosse un grande. 
Qualche appunto dell'altra sera:

Ermes Ronchi
16 gennaio 2014
Catechesi diocesana

Io non ho risposte. Indico qualche passo per camminare. 
1. Prima di tutto bisogna vivere le domande e lasciarsi graffiare. Le nostre domande sono Parola di Dio. 
Secondo la Parabola del buon grano,  il padrone del campo vede il buon grano mentre i servi vedono la zizzania. L'esame di coscienza più importante non è sulle mancanze ma èquello positivo: Chi sono io per Dio? Io non sono i miei difetti o limiti ma sono le mie possibilità, sono Il buon grano che verrà. Tu non coincidi col tuo peccato ma col bene possibile domani. 
Il giardino dell'Eden è nel futuro non nel passato. Noi possiamo mangiare, Possiamo crescere. Vivere è esplorare possibilità. Il nemico dice no il Signore invece si. Non tutto è lecito è vero ma i comandamenti vengono dopo.  L'asse portante della fede è il dono non il comandamento. Tu puoi dice Dio. 
2. Rilke: il solo amore vero è ciò che ti obbliga a diventare l'io migliore di ciò che puoi. Noi siamo al mondo come inventori di strade non esecutori di ordini. La nostra vita avanza per attrazione. Per seduzione. Tutto nasce da una bellezza almeno intuita.
3. La passione per Dio nasce per la bellezza di Cristo. Lui è la bella notizia è possibile vivere meglio per tutti. Io corro perché conquistato da Cristo. La fede è nell'infinita passione per l'esistenza e l'esistente dice Kierkegaard. 
4.  Platone: conoscere se stesso. Cartesio: cogito ergo sum. Ma io sono quelle sciocchezze che penso?  Sono quello che provo? Abbiamo un io più profondo di tutto che è il cuore. Luogo dove si distingue si sceglie si nasce ecc. luogo non sentimento. 
Come arrivare al cuore? Seguiamo Gesù maestro del cuore. Gesù chiede sempre: cosa cerchi? Il desiderio muove la vita. Gesù salva il desiderio: quali sono i vostri desideri più veri? Li deve arrivare il vangelo. Per prima cosa ti chiede di rientrare nel cuore ciò che accade nel tuo intimo va preso sul serio. Capirai quello che devi fare agli altri se capisci quello che vuoi per te. Io conoscerò tutto quello che devo fare quando conoscerò  quello che voglio per me. Dentro di me ci sono molti desideri bisogna discernere  ma so che voglio essere libero da due cose: maschere e paure. 
5. Maschere. Ne abbiamo molte perché abbiamo paura. Non avere paura torna 365 volte nella Bibbia. Io sono persona o personaggio? Se incontrate una persona vera non lasciatevela scappare. Appoggiando una fragilità all'altra noi sosteniamo il mondo. Leonardo da Vinci: Le ferite nelle mani di Dio diventano feritoie per la luce. Il peggio che avevo può diventare il meglio che avrò 
6. Per distinguere tra i miei desideri ci aiuta sant'Ignazio. Cavalieri e santi. 
Sono contento oggi? Cosa mi ha fatto felice? Ciò che fa cambiare strada è sempre la promessa di gioia. Ecco perché Dio convince. La gioia è l'atteggiamento vitale più conforme alla realtà. K Rahner. Che cosa mi ha dato gioia oggi? La prima domanda della vita spirituale è: sei contento oggi? Se torni al cuore saprai che la vita è e può essere ricerca di felicità. 
7. la mia identità di figlio. Come a Gesù anche a me nel battesimo Dio proclama le tre parole. Tu sei mio figlio. Provo piacere a stare con te dice Dio. Tutto ciò che dice di Dio è destino per l'uomo. Non è Dio che è descritto come l'uomo ma è l'uomo che è teomorfo. Il volto di Dio padre è lo specchio del mi volto. 
Fine. Wittgenstein: percorri l'uomo come fosse un'isola. Ma se lo fai dove finisce inizia l'oceano. Dio è il tuo confine di vita. Il battesimo è la frontiere diventata permeabile tra l'uomo e Dio. Alla fine della vita Dio ci chiederà perché non sei stato te stesso?

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