Come pellegrino sono un ancora un dilettante, un giorno crescerò.
Mi accorgo però di due grazie. La prima: essere in cammino, faticare passo dopo passo permette di sentire il cuore e
di non vivere sempre sopra le righe (che tragedia questa figura umana da supereroi che si sono auto inflitti molti amici convinti che gli altri non si accorgano). La seconda: camminare è un pò pregare. Come faceva il pellegrino russo che ripeteva all'infinito: Signore Gesù, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore.
di non vivere sempre sopra le righe (che tragedia questa figura umana da supereroi che si sono auto inflitti molti amici convinti che gli altri non si accorgano). La seconda: camminare è un pò pregare. Come faceva il pellegrino russo che ripeteva all'infinito: Signore Gesù, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore.
Buona ripresa
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