venerdì 7 novembre 2014

scrivere di cernie, Shakespeare e della ragione

Tenere un blog
tenere u blog
tenere un blog
questione complessa. Ma chi se lo nega oggi.. un blog?

Dopo c'è il problema di scrivere e di cosa scrivere. Rivoltare come un calzino ogni singola vicenda alla ricerca di uno spunto interessante? c'è il problema di non scadere nell'esaltazione. Sì è vero pratico spesso l'egotismo ma dopo un po' serve un oggetto.

Avrei da scrivere qualche fatterello significativo e la tanta legna che sto facendo. Ci sarebbe quel consiglio di scrivere del bellissimo corso su Romeo e Giulietta che stiamo tenendo con passione che rivela come il vecchio bardo inglese conservi tutto il suo fascino persino mediato da un pretenzolo lecchese che on sa l'inglese (to each their own) che ogni tanto si confonde dicendo Renzo e Giulietta.
Serve però un filone. I post sono una scusa, si sa, mi alleno a scrivere un romanzo che è già nella mia testa ma non vuole uscire dalle mie dita.

Scrivere è come beccare una cernia. Ti vesti, e fatichi.
Dondoli sul gommone  e fatichi.
Ti immergi una volta e provi a muoverti con addosso tutta quella attrezzatura che ti impaccia.
Vai sul fondo e non vedi nulla.
Ti infili in grotte, rivolti i sassi, speri di incrociare un pesce che sia un pesce e... nulla.
Poi vedi un'ombra da qualche parte che sembra un sasso.
Fai finta di non notarla ma lei ti ha visto.
Sali.
Fatichi.
Sbuffi.
Spingi aria nella pancia a più non posso e ti rituffi teso.
Occhi spalancati, sicura levata e muscoli tirati.
Un'ombra ha dato senso alla fatica e permette di collocare sbuffi e fastidi in un orizzonte. Sai solo dopo se l'avrai beccata o meno ma lei ha già dato senso a quel giorno. Beccare il filo è la questione il resto vien da sé.

Persino il mio amico Romano, nel senso dell'Osservatore, latita in questo periodo. L'Inos l'hanno allontanato, gli approfondimenti sono incagliati sul giovane Bergoglio e sul far sembrar simpatico Montini. Alura!!??

Oggi sfoglio e trovo e trovo un articolo interessante: Quattro buoni criteri per parlare al mondo. Pare che un tale monsignor Munilla Aguirre (di certo non originario di Besana Brianza) abbia così riassunto l'Evangelii Gaudium a favore del pubblicista cattolico:
1. il tempo è superiore allo spazio
2. l'unità prevale sul conflitto
3. la realtà è più importante dell'idea
4. il tutto è superiore alla parte
Questo sì che è argomento su cui scrivere e dibattere. Ci vuol tempo sia per scrivere che per leggere. Non val la pena di affilar la spada sul collo dei fratelli. 3- Giussani docet. Non usare il microscopio se hai di fronte il mare.
Dai, riprendiamo ad usare la ragione! Siam gli ultimi che ci crediamo.

1 commento:

  1. Riducono ed estremizzo ancora di più: le pecorelle hanno bisogno di pochi teologi e tanti pastori di frontiera.
    Ciao
    L

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