martedì 15 settembre 2015

Il Crocifisso sorridente di Lérins

Al mio maestro Giacomo Biffi piaceva la polemica. Essendo intelligente e furbo ci entrava solo se era sicuro di avere ragione. Non lo preoccupava il fatto di avere tanti nemici o nemmeno di essere solo a sostenere la disputa. Anzi nell'essere da solo provava il gusto, che condivido, dell'esser bastian contrario. Cercava sempre e solo di stare dalla parte del vincitore cioè del Crocifisso risorto. L'obbedienza alla verità era l'unica cosa che davvero lo interessava.
Succedeva talvolta che l'ardore della discussione lo facesse accalorare e rischiasse di far tracimare la critica intelligente verso il crinale della rabbia. Allora era capace subito di fermarsi e di commentare: "meglio non proseguire con questi discorsi, si rischia di perdere il buon umore".

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