domenica 27 marzo 2016

e Cristo cantò

Cristo dovette scavare parecchio
prese pala e piccone e ruppe molti sassi
fino a farli diventare carne
per scender agli inferi

Cristo la talpa dovette cercare a lungo
perché il nemico dispettoso
gli aveva pure nascosto il sentiero
per scendere agli inferi

Poi Cristo discese ad arrivò
ma non fu subito festa
vide Adamo vecchio e stanco
forse europeo forse siriano
gli disse: Amico, la pace sia con te
Adamo andò a prendere la mela
e gliela porse in segno di affetto
gli inferi erano rotti come palazzi sotto le bombe

Acqua a volontà e fuoco per scaldarsi
Eva si rivestì di luce e fiori
con la sua corona di stelle ed il serpente
finalmente con le gambe e le braccia
poteva servire
E poi vino e miele, latte e cioccolato
Stalin e Hitler smisero di farsi la guerra
bandiere rosse e verdi e nere e a stelle e strisce
a sventolare sul lago a mezzanotte col sole

Cristo farfalla si alzò e volò
andò ad accarezzare le ragazze
e le montagne. Il deserto
fiorì di larici e di abeti e di betulle bianche
senza macchie e ulivi e viti come in cielo

Cristo cuoco andò a prendere una tovaglia
pesci e quaglie, manna e pane
insieme banchettarono 3 + 3 fa mille
poi milioni. Persino un polpo e le sue otto
braccia si stesero ad invitare me

Allora Cristo iniziò a cantare
la Chiesa si alzò e danzarono
come folli e danzarono danzarono
e Cristo italiano cantò ed era
africano e cinese e marziano

Un canto ineffabile dolce e forte
un canto infinito e nostalgico
un canto di vittoria di lode e d'amore
Giulietta e Francesca furono libere

E fummo bianchi e rossi
fummo verdi e gialli mentre
Cristo usignolo cantò ed il diavolo
tornò. Lasciò le carrube e portò i porci
il Padre pianse e sorrise
e Cristo cantò

Nessun commento:

Posta un commento