lunedì 19 novembre 2012

L' ORO




Tutto l’oro estratto dagli uomini dal neolitico a oggi, con il suo prezzo immenso di sangue, con la furia cieca dei conquistadores alla ricerca di Eldorado, con i drammi dei cercatori del selvaggio West fino ai minatori sieropositivi che popolano le gallerie a vari chilometri sottoterra nel Sud Africa di oggi, tutto questo oro, 158mila tonnellate di cui ne rimangono 145mila, potrebbe essere contenuto nel cortile di un vecchio palazzo nel cuore di Milano.
 
Se sembra impossibile, mettete per terra in fila (in orizzontale) 50 scatole di scarpe, create 50 file (e siamo già a 2500 scatole) e impilate 50 scatole sopra ogni scatola così disposta (e arriviamo a 125mila).
Una tonnellata metrica di oro è infatti poco più grande di una scatola da scarpe e ha 37 centimetri di lato. 

Davanti a questi numeri e a questo insignificante cortile ben stipato, puntino invisibile nell'universo, ci sono da porsi molte domande sulla sensatezza del vivere umano.
Sulle scelte quotidiane degli uomini, guidate dalla logica del possesso.
Sul modo in cui viviamo anche noi cristiani.

Eppure Gesù ci ha insegnato:
"E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?
...

Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta."



Cari saluti
Lorenzo

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