sabato 26 gennaio 2013

Scola, twitter e un sogno western

Non ho mai amato il genere western eppur stanotte ho fatto un sogno così.
Ma andiamo per ordine. Ieri sera ho assistito, insieme ai giovani del decanato di Lecco alla trasmissione del dialogo del Cardinale Scola con i giovani della Diocesi.
Era un incontro a lungo preparato da gruppi, riflessioni, provocazioni ecc. Noi di Lecco ci siamo ritrovati a Belledo nella sala del Cinema per vederlo insieme. Non è che ci fosse il pubblico delle grandi occasioni, su 25 parrocchie eravamo in 50 circa. Tutto è stato ben preparato: la presenza di un maxischermo per la trasmissione poi un secondo schermo un po' meno maxi per il PC connesso su facebook o twitter ad interagire in diretta col vescovo sotto la sapiente mano del mitico Nazza.

Emozioni visive
La prima emozione è stata vedere un amico in prima fila: ci siamo sentiti molto orgogliosi della sua bella presenza. La sala dell'Università statale era piena di giovani delle parrocchie di Milano (ho riconosciuto qualche giovane della mia precedente parrocchia, son soddisfazioni!). Il Cardinale sedeva tra due Vicari su tre sedie rosse. Sorprendentemente uno dei due non ha mai aperto bocca. A presentare era un ottimo prete, capace, brillante e ben vestito. Non so perché ma un uomo vestito da prete a fare in conduttore io non ce lo vedo proprio, ma son fatto male io.
Il Cardinale era in veste e non sembrava del tutto a suo agio. La croce più volte gli ballava addosso e incespicava nel microfono. Eminenza, per me potrebbe anche indossare una giacca in queste occasioni!
Dietro il Cardinale c'era il coro fatto di giovani soprattutto ragazze dall'aspetto molto giovanile con direttore e chitarrista coi capelli lunghi, tutti molto silenziosi, meglio dei seminaristi!
Diciamocelo chiaramente: guardare la TV con il cellulare in mano e twittare distrae. Se uno vuole fare un discorso completo deve porre la sua attenzione su una cosa per volta. Teniamo conto che poi molte delle domande giunte in trasmissione non avevano tra loro alcun nesso logico per cui il buon Vescovo non poteva rispondere a tutto. Poi la menata dei tempi televisivi, ehe... il Vescovo è il Vescovo lasciamolo parlà!

Le risposte del Vescovo
La serata è trascorsa con il Cardinale che rispondeva alle domande intervallate da musica, canti e un paio di filmati. Scola ha una dote particolare perché riesce quasi sempre a rispondere a bruciapelo e senza troppi silenzi alle questioni che gli vengono poste. Alle volte parte un po' da lontano e sembra un aereo che gira sopra la città ma poi pian piano atterra. Verso l'inizio c'è stato un dialogo fuori audio con qualcuno della prima fila che lo ha fatto commentare: "questo è un sabotaggio!", ma non abbiamo capito di cosa si trattasse. Quasi subito viene posta la domanda sul sesso ma lui non la affronta nel merito, sul finale la questione ritorna e lui: "Oh finalmente ci siete arrivati!". Mah veramente era già arrivata prima la questione... ma vabbé. Il suggerimento è chiaro: la proposta della Chiesa è più umana di quella di chiunque nel mondo.
Scola ha affrontato molte questioni che riprenderemo nei nostri incontri. Il passaggio però che più mi è rimasto in mente è però quello in cui Scola si è quasi alzato dalla sedia e ha detto circa: "Ragazzi, sveglia!!"
Mi ha ricordato un po' il papà di Gianluca (dei Soliti Idioti) quando dice: "eddai Gianluca c...!"; E mi è piaciuto. Gli avevano fatto una domanda sul fatto che la vita è difficile e che è difficile essere cristiani ecc. E lui: "ragazzi sveglia!!!" Si qui mi ha toccato, mi è piaciuto. Ero distratto dal cellulare e dal vicino con cui commentavamo un po' alla leggera. Ma è vero: ci si deve svegliare! Quello che dice la Chiesa è abbastanza chiaro e bello da non temere confronti con nessuno. Basta con 'sta menata che la vita è difficile e che essere cristiani nel mondo non so come si fa! Sei tu e sei tu, vai e basta pronto a tutto.

Sogni
Indubbiamente il linguaggio di Scola è derivato molto da Giussani: incontro, stupore, destino, ecc. Lo so che molti si irritano ancora e va bene (io no perché ho qualche cromosoma ciellino). Eminenza, da qui viene il mio sogno. La preghiamo: ci liberi da un po' di depressione, dal grigiore dei progetti, dalla noia della forma forzata dello stare sempre nei tempi e nelle regole. Dal se non l'etica almeo l'estetica che crea dei mezzi castrati. Dai nostri schemi fissi a 30 anni fa'. La prego debordi un po' nell'entusiasmo che hanno i movimenti e ci ripeta che l'organizzazione viene dopo. Sapklanchiamo le finestre, facciamo girare aria, nel post-moderno noi cattolici ci stiamo benissimo senza rinnegare il barocco il romanico, san Francesco, don Bosco, il Cuore immacolato, il Rosario, la Messa, la castagnata ed il biliardino. C'è un'Italia da rifare, un mondo da rinnovare. Ci sono campi nuovi che biondeggiano e servono operai per la Messe del Signore. Non attardiamoci a discutere sul colore del cavallo, lo stile della sella ecc. Ma partiamo come cow boy nelle praterie a far saltare un po' di schemi e di convenzioni a lottare col Nemico vero. La Chiesa è l'unico campo ancora libero per i giovani in questa gerontocrazia in cui è caduto il Belpaese. Basta lungaggini: un cavallo, una pistola, quattro amici e via verso l'occidente col gusto dell'avventura nuova, rischiosa e vincente.

1 commento:

  1. La Chiesa è l'unico campo ancora libero per i giovani in questa gerontocrazia in cui è caduto il Belpaese. 

    Parole sante! Grazie Pippo!

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