mercoledì 17 aprile 2013

Consiglio pastorale

Di ritorno dalla consueta giornata di incontri, discussioni, organizzazioni, ansie, mal di pancia e molti sorrisi, un po' di gioco, catechismo, ecc. mi ritrovo a contemplare lo spettacolo del corpo di Cristo che riecheggia in me. Tutta la questione dell'anno della fede si gioca su una questione: o si ricolloca il cristianesimo al livello fondamentale dell'esistenza o tutto il nostro agire è vuoto.

Lo spettro di quel breve tragitto che compiamo spesso viene affrontato, filosoficamente, sociologicamente, pastoralmente, psicologicamente in maniera superficiale, quindi sbagliata. Chissenefrega dell'amore, del lavoro, della politica o della cultura (che non ho mai capito cosa sia), la vera questione umana è la nostalgia.
Eminenza reverendissima,
laicizzi Giussani!Lei che del sacerdote di Desio è il miglior discepolo ce lo spieghi senza remore come un dono per tutta la Chiesa, lo tiri fuori dal cantone di impresentabilità in cui la nostra meschinità lo ha relegato il più delle volte per gelosia. Lo spieghi e ne faccia un dono per tutti, l'analisi giussaniana della nostalgia è la più avvincente, realistica e appassionante trattazione della nostalgia che si conosca e viene da un prete milanese, Papa Francesco docet. Ok chiudere i cantieri, ok riorganizzare ma abbiamo un estremo bisogno di questo passo e lei ci può aiutare. Grazie.
Dotti sac. Filippo

2 commenti:

  1. Cosa significa in pratica ricollocare il cristianesimo al livello fondamentale dell'esistenza?

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  2. Ci sono molti modi di prendere il cristianesimo in maniera superficiale. Qualcuno l'ho smascherato:
    - Avere il problema delle iniziative del tipo: è andata male, eravamo in pochi. Pensare che esista una iniziativa o un metodo che risolve tutte le questioni e non pone più il dramma della libertà.
    - il sentimentalismo. Cioè pensare che al fondo della nostra esperienza vi siano solo i sentimenti, non percepire che il cuore è ancora più in fondo. Ridurre i momenti ad una bella piangiutina.
    - la religione istituzionale. Basta che ci sia il titolo o la firma di un uomo di chiesa perché una cosa sia benedetta.
    ... se mi aiuti a descriverne altri, grazie.
    La barca della Chiesa, quando il cuore dell'uomo quando incontra Cristo giunge immediatamente alla riva sospirata

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