lunedì 28 aprile 2014

Una giornata memorabile

La giornata del 27 di Aprile del 2014 rimarrà nella memoria della Chiesa molto a lungo, non c'è dubbio. La canonizzazione dei Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II è stata di certo un evento di Chiesa di straordinaria portata.
E non facciamo riferimento solo al milione di fedeli presenti a Roma e agli altri milioni che hanno seguito l'evento in diretta TV. Ci si poteva aspettare che polacchi e bergamaschi non sarebbero mancati ma erano presenti anche le miriadi di fedeli che sono stati graziati dalle testimonianze di due veri uomini di fede. Si potrebbero citare anche le decine di rappresentanti politici del mondo intero. Di certo una giornata di luce. Grandissima anche la capacità di Papa Francesco di coinvolgere e di ritrarsi. Lui, il fenomeno della comunicazione, che riesce a non mettersi al centro dell'attenzione dimostrando a chi ancora non l'aveva capito una consapevolezza eccezionale.
Certo la Chiesa non è stata così compiacente con i suoi pastori supremi dato che l'ultimo ad essere canonizzato prima di oggi risale a molto tempo fa' , Pio X, e ancora prima si deve risalire fino a Celestino V. La gente semplice ha ribattezzato questa domenica "la giornata dei 4 Papi" data la presenza commovente anche di Benedetto XVI. Penso che si possa dire anche "dei 5 Papi" dato che è probabile che tra i presenti ci possa essere anche qualcuno che succederà un giorno al nostro amato Francesco. 
La giornata è stata preceduta da un movimento mediatico di notevole portata: servizi televisivi, fiction, film ed approfondimenti non tutti si straordinario livello ma certamente abbastanza centrati. E' superfluo anche notare la complessiva ignoranza religiosa di molti giornalisti e l'inevitabile faziosità ideologica di alcuni maestri del pensiero contemporaneo (ho da poco assistito ad una tavola rotonda in prima serata con ospiti talmente assurdi da far pensare che mancassero solo Pippo, Pluto e Paperino). Si fa fatica persino tra i fedeli praticanti a superare la lettura puramente politica della Chiesa e a comprendere che le categorie destra e sinistra, conservatori e progressisti non sono né evangeliche né teologiche. 
L'animo semplice della fede piuttosto riconosce il rapporto strettissimo che si crea tra tutte le Chiese fin in ogni singolo fedele ed il Papa. E' la realizzazione di quanto descritto con cura nella Pastor Aeternus, l'enciclica del Concilio Vaticano I scritta dai padri conciliari insieme all'allora papa Pio IX mentre i soldati dell'esercito piemontese cannoneggiavano Porta Pia. da quando il Signore Gesù Cristo, l'unico ed eterno pastore della Chiesa ha voluto che Pietro ed i suoi successori fossero associati a sé e alla sua missione di portare la salvezza al mondo tra il Papa e la Chiesa fin in ogni singolo fedele c'è un rapporto stretto e personale. Il testo è facilmente reperibile in internet e non lungo da leggere. 
Son stato in visita a Roma con un gruppo di simpaticissimi ragazzi di terza media ed anche noi abbiamo fatto questa esperienza. La presenza del Papa e la sua paternità donano una gioia semplice e profonda che accarezza l'anima persino dei più distratti. Non parliamo poi di quando a questo si unisce la squisita umanità di un campione della tenerezza come Bergoglio! Va anche aggiunto che questa paternità non esclude la bellezza del legame al proprio Vescovo e alla propria tradizione (io sono e rimango convintamente ed orgogliosamente ambrosiano). Eppure il ruolo del Papa è unico e singolare. Rimango sempre un po' male quando qualcuno per fare un complimento asserisce: lei sì che capisce non come le gerarchie della Chiesa. Certo nella Chiesa c'è molto da cambiare ma dall'apice della gerarchia io non sento alcuna distanza e mi offende un po' l'esserne percepito come separato. Comunque se serve a qualcuno per sentirsi meglio... Le critiche faccio fatica ad accettarle, i complimenti li accetto quasi sempre volentieri. Laus Deo.

1 commento:

  1. Condivido le sue osservazioni e preghiamo i nuovi Santi perchè illuminino e proteggano il Papa, i Vescovi, i sacerdoti e perchè la "Buona notizia" si diffonda e si viva in un clima di fraternità.
    Grazie!

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