sabato 22 agosto 2015

Il cipresso

Un discepolo assiduo andò a chiedere al suo maestro: "dopo tanti anni, dimmi finalmente la parola che mi libererà e mi permetterà di entrare nella grande Luce". Il maestro lo mandò in cortile dicendogli: "Va' a vedere il cipresso nel cortile!". Egli andò e lo vide. Gli venne donata la grande Luce.
A distanza di anni, quando ormai il discepolo era succeduto al maestro defunto, ecco giungere dal nord del paese qualcuno che aveva sentito parlare del nuovo maestro e della famosa parola del maestro precedente sul cipresso nel cortile. Andò dal maestro e gli parlò di ciò che aveva sentito dire. Anch'egl voleva vedere la grande Luce. Insistette: "Mostratemi il cipresso che il maestro vi ha indicato". Ma il Maestro lo guardò con serietà e anche con grande stupore. Disse: "Il mio maestro non mi ha mai parlato di cipresso". L'altro non credeva alle proprie orecchie: "Ma tutti parlano del cipresso che il vostro maestro vi ha indicato e a partire dal quale voi avete avuto l'illuminazione!". Più insisteva e più il maestro restava di sasso. Alla fine il maestro si arrabbiò: "Vi prego di non continuare ad infangare la memoria del mio maestro! Il mio maestro non mi ha mai parlato di un cipresso!". E improvvisamente l'ospite vide: gli venne trasmessa la grande Luce.

Tratto da: 
B. Standaert, Marco Vangelo di una notte vangelo per la vita, EDB 

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