mercoledì 24 agosto 2016

Di ritorno da Cracovia (2)

Nei suoi discorsi, Papa Francesco ha affrontato molti temi che meritano di essere approfonditi. E' chiaro anche che il segreto della Gmg è la presenza viva e reale del Signore Gesù Cristo. C'è quindi una continuità fortissima con tutte le esperienze che abbiamo fatto in questi anni nei vari Oratori.
Sebbene esteriormente la GMG sia un evento simpatico e un po' confuso tuttavia non manca di mettere ogni suo partecipante di fronte all'evento di Gesù Cristo realmente presente nella Chiesa. L'incontro col volto sfigurato e luminoso del Signore è la fonte di una gioia inconfondibile che ha delle caratteristiche precise. Provo ad elencarne alcune.

E' un dono

L'incontro col Signore accade sempre come un dono inatteso, non è una produzione delle nostre facoltà o una scoperta della nostra intelligenza è sempre un dono dall'alto che si riconosce con stupore come un evento inatteso. Guai a coloro che ritengono di essere cristiani perché migliori degli altri, conoscere Cristo è sempre un dono gratuito di Dio. Talvolta si incontrano persone che interpretano il loro essere parte della comunità cristiana come una sorta di superiorità morale o intellettuale, nulla di più falso. E' odiosa anche quella sensazione che ostentano taluni di appartenere alla Chiesa come ultimi sopravvissuti, annoiati e sconfitti a difendere posizioni senza capirne più troppo il perché, detentori di diritti acquisiti dalla loro famiglia o ereditate come un titolo nobiliare. Cristo ci viene incontro in maniera del tutto gratuita, conoscerlo è l'unica gioia della vita. Egli ci fa il dono di appartenere alla più grande avventura umana che esista, quella della vita piena. Il resto sono chiacchiere da poveri uomini.
(continua)

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