domenica 13 novembre 2016

Supplica tardiva e notturna

Ho appena finito di (ri) vedere la quarta puntata della saga di Enrico il vasaio in arte Harry Potter. Come ogni volta mi ha fatto paura, mi sono emozionato, mi sono innamorato di
Hermione, ho rimpianto di non avere più il mio Silente, di non avere mai potuto frequentare una scuola come Hogwarts, ecc. ecc. Immediatamente ho pensato agli sbadigli degli studenti di quando insegnavo a scuola, ho pensato a mio nipote fisso con le mani sul tablet, ho pensato alla noia degli svariati consigli parrocchiali, ho pensato a cosa dirò domani in predica ecc. ecc.
Ma è così difficile capire che al nostro mondo manca il mistero?
Questa squallida luce al neon della post scienza, post linguistica, post filosofia, e chi più ne ha più ne metta pare come la luce di un gabinetto dell'autogrill. La noia sistematica della sociologia e della psicologia, il grigio del politicamente corretto, il dover essere amici di tutti, il dover essere senza sigaretta, senza pantaloni sporchi, senza problemi ecc. ecc. Mi dite per quale ragione io sono fatto? mi mettete un po' di problemi che siano grandi? che siano all'altezza delle mie mani, che mi facciamo sudare, faticare, che mi permettano di avere da litigare. Mi date una causa per cui vincere? Ci lasciate intuire che siamo fatti per tanto e non per poco? mi mettete in tasca un anello con poteri maligni da dover distruggere? vi prego un po' di mistero! Vi prego un po' di mistero!

1 commento:

  1. ha veramente ragione Don Filippo, ormai tutto e'ostentata perfezione e superficialità.
    il mistero...chi l'ha conosciuto sa quanto grande ed infinito possa essere e come sia bello perdersi in esso, come si fa a ritrovarlo e darlo in dote alle nuove generazioni ?

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