mercoledì 6 febbraio 2013

Solov'ev: bisogna mostrare nella realtà che questa vita esiste

«Prima di Cristo si sapeva che la vita naturale carnale, non solo nella forma grossolana di vita animale, ma legata anche con le forme della vita sociale degli uomini, è una vita cattiva e falsa. Lo sapevano i saggi dell'India, i bramini e i buddisti, così come i filosofi greci, Platone e i suoi seguaci. Ma non è sufficiente sapere e condannare questa vita cattiva, non basta neppure pensare ad un'altra vita vera e buona che i filosofi platonici mostravano nel mondo ideale autosussistente del vero, del bello e del buono; bisogna mostrare nella realtà che questa vita esiste,
bisogna portarla nell'uomo e nella natura, rilevando in essi ciò che è proprio di questa vera vita. E se questa è la vera vita, allora non può essere impotente e inattiva: essa deve vincere la vita falsa e perversa e sottomettere la sua legge cattiva alla propria grazia.»

V. Solov'ev, I fondamenti spirituali della vita, Lipa, pag. 95

Non è una questione di numeri o di capacità comunicativa, la sfida della Chiesa al mondo è tutta qui. mostrare che questa vita esiste. Essa convince di per sé e smuove l'uomo ben formato sulla via del bene.

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