sabato 4 maggio 2013

Femminicidio

Ho sentito al TG diversi servizi sul tema del cosiddetto "femminicidio". Non amo i neologismi specie quando sanno di forzatura ma potrei passare oltre. Di certo ci sono moltissimi fatti di cronaca che raccontano diversi episodi, ahimé tragici, di violenza sulle donne.

Capisco la nuova parola, accetto le nuove leggi ma non posso sopportare che manchi una riflessione appena un po' più approfondita. Ma non possiamo ammettere che il desiderio, se non è educato porta alla violenza e in extremis alla morte? Si rivela il fallimento della morale liberale e liberista: fa' quello che vuoi senza far del male agli altri. Inneggiare al desiderio più sfrenato in ogni luogo e in ogni momento conduce l'essere umano verso la violenza, non verso uno sviluppo di maggiore umanità.
Perché non riprendiamo a parlare ai ragazzi di bell'amore (Scola), castità e purezza? Perché non riteniamo giusto considerare un limite invalicabile quell'elemento naturale che si chiama pudore?
Nella Babilonia dei commentatori giornalistico-televisivi, qualcuno alza la voce? Grazie

3 commenti:

  1. Grazie Don Filippo, parlaci un po' del PUDORE, questo sconosciuto!

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  2. L'altro è altro da me, va rispettato nella sua complessità e interezza. Rispetto e amore sono inscindibili. La donna è strumentalizzata in questi anni nei quali sì il liberismo, la sciatteria morale hanno imperversato, ma soprattutto nei quali mi sembra si possa affermare che si sia perso il senso dell'unità della persona. Mi piace il ritornare sul pudore. Mi piace la riscoperta del corpo in quanto dono di Dio per il bene e anche il piacere dell'uomo. Mi piace la valorizzazione del genio femminile. Mi piace che si punti il dito sulle distorsioni dell'amore, del legame affettivo che diventa esclusivo uso e possesso dell'altro. Può non piacere il neologismo, ma è innegabile che troppe donne siano vittime. I giornali, poi, se la categoria dei giornalisti sembra così decaduta e da mettere alla gogna, si possono anche non leggere...
    Ciao
    Barbara

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  3. Questa volta devo commentare per aggiungere un 'pezzo' alla questione

    "E infatti non l'uomo deriva dalla donna, ma la donna dall'uomo; né l'uomo fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo"

    "E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mo gli siano soggette ai loro mariti in tutto."

    e ce ne sono di ben più dure.

    'Femminicidio' è forse una parola nuova, ma non credo che i numeri siano aumentati molto rispetto al passato, è solo che ora li si sottolinea ed è più difficile nascondere certe realtà.
    Credo purtroppo che anche la Chiesa (cattolica, ma ovviamente anche le altre comunità religiose) abbia le sue colpe. Ha contribuito per secoli più o meno volontariamente a far passare il messaggio che la donna fosse un essere di 'proprietà' dell'uomo.
    Non sto dicendo che i vangeli dicano così, anzi... Morale liberista E morale cattolica (di un certo tipo, certo, e forse non più sostenuta dalla Chiesa, ma rimasta molto inculcata nella società).
    Giornalisti a parte, ti invito a fare il più possibile grazie al ruolo che ricopri. Non so cosa intendi per castità e purezza... secondo me il punto è cercare che tutti riescano ad amare la vita, la propria e quella degli altri. Il resto sono conseguenze.

    Grazie!
    Susi

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