Si aggira tra le macerie
Guarda da ogni parte
Con gli occhi aperto come un gufo
Sembra un bimbo di due anni
Eppure è vecchia
Non inciampa mai tra le rovine
Di torri, ponti, autostrade
Astronavi, camerette e cattedrali.
Tiene sempre gli occhi aperti
Sulle pietre diroccate i peluches abbandonati le parrucche colorate
Come il cuore è sempre aperto e lacerato
Non le spiace soffrire nella memoria
Non si rifiuta di riconoscere gli errori
D'altra parte è maestra da sempre
Capisce - oh se capisce -
Ma soprattutto guarda e cerca
Penetra con lo sguardo
ogni fessura ogni anfratto
certa della presenza della vita
Poi soffia e soffia forte ma insieme anche piano
Vuole scovare anche un solo tizzone di brace
Poi innaffia perché vuole sostenere
Ogni seme nello sforzo del germoglio
Ed è madre come nessuna donna
Come la donna
Perché è donna splendida
Anziana ed eternamente giovane
Povera ed elegantissima
Se raccoglie è solo poi per preparare
Saltella in ogni angolo e guarda e cerca
E come rinasco quando mi guarda
Mi vergogno e ringrazio e rinasciamo
Tutti
Tua?
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