domenica 9 dicembre 2012

L'8 Dicembre

Nel mio oratorio c'è una giornata speciale: l'8 Dicembre. La festa dell'Immacolata Concezione di Maria è al centro della preghiera, in tutta la Diocesi si festeggia e si prega per l'azione Cattolica e a san Nicolò è la giornata della Liturgia.
Il Coretto inizia a cantare, in Basilica c'è grande fermento. La Messa delle 10 è presieduta dal prevosto che esce dalla sacrestia preceduto da una inaudita schiera di chierichetti. Sulle prime panche
siedono i nuovi ministranti, cantori e lettori. Dopo l'omelia i responsabili del Coretto, dei Chierichetti e dei Lettori chiamano i nuovi perché prendano ufficialmente servizio. Alla chiamata ciascuno risponde "eccomi!" e si presenta all'altare. Poi tutti insieme si inginocchiano al primo gradino e pregano il Signore promettendo il loro impegno nel servizio. Il Prevosto omaggia i ragazzi e le ragazzi di un Tau segno dei salvati e gli adulti lettori di una Bibbia ciascuno. Stamattina hanno fatto il loro ingresso 2 lettori, 5 cantori e 4 chierichetti. Quasi tutti indossavano scarpe sportive. Io mi sono emozionato un sacco.
Terminata la messa e dopo le foto di rito, chierichetti e coretto vanno in oratorio. Inizia una storica sfida a palla in campo (io conoscevo il gioco come "palla base" ed è comunque una versione oratoriana del baseball). Per lo più i chierichetti sono maschi e il coretto è composto da femmine per cui la sfida volge a vantaggio dei giovani chierici. La tensione sale alle stelle anche a causa di alcune scelte di regolamento discutibili: pare che valga scagliare volgarmente la pallina oltre il cancello del femminile... mah!
Io sono arrivato in ritardo e nel mio tipico stile anarco-insurrezionalista mi sono schierato col Coretto interrompendo la tradizione che voleva il prete coi chierichetti. Mi sono evangelicamente giustificato dicendo di voler stare coi più deboli. Pessima soluzione: si sono arrabbiati gli uni e gli altri. Ad un certo punto il Coretto ha quasi raggiunto nel punteggio i chierichetti. La reazione è stata violentissima. I chierici si sono messi ad intonare un motivetto da stadio: il cantore è razza inferiore! Curiosamente i cantori non hanno saputo replicare in coro (ahah). Vittoria finale degli agguerritissimi chierichetti; i più accaniti come sempre sono i più grandi.
Finita la partita abbiamo consumato il pranzo nel salone dell'oratorio sotto lo sguardo di un don Bosco contento. Molti carboidrati che hanno in parte compensato il freddo patito nel cortile e non solo. La liturgia e le scarpe da ginnastica, l'incenso e e la terra del campo compongono come una sola sostanza la spiritualità ambrosiana (nicena e deuterovaticana).

3 commenti:

  1. ...soprattutto la terra del campo è sostanza dell'essere in oratorio. Anche da quello sporcarsi,condividere gesti semplici può passare il fascino di Chi ti dice: "Sono tuo amico, oggi, e per sempre". Buon cammino don
    Barbara

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  2. grande don PIPPO!!!!!!!! grandi i chierichetti!!!!!!!

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