Piani d'Erna

Una suora, un prete, un cerimoniere e un fotografo vanno in montagna. Non è l'inizio di una barzelletta ma quello che è successo oggi.

Per vie della provvidenza un gruppo di ragazzi dell'oratorio di *** si reca ai piani d'Erna per benedire e incoraggiare un amico che inizia l'attività di gestore di un rifugio. Essendo una compagnia "dell'oratorio" (ne esistono ancora, n.b. per Repubblica) cercano un prete per la benedizione. Tramite vie della provvidenza si giunge al cerimoniere che organizza il tutto: trova il prete, trasporta la suora e ingaggia il fotografo per completare l'opera.
La giornata è epica: un sole che spacca le pietre, in pianura si toccano i 15 gradi, ai piani d'Erna la funivia forse non va per il vento e siamo sotto zero. Arriviamo su ed è tutto ghiacciato: strada, sentieri, il mio naso ecc. Una simpatica comitiva di cinesi si è persa fin quassù e volano per terra che è un piacere. Per fare 1 km ci mettiamo 45 minuti. Gasparina, la suora, inciampa ma il provvido cerimoniere la salva. Giunge per fortuna la jeep a salvarci. Io contro ogni speranza mi metto a cantare una canzone dei Nomadi (sconosciuta ai più) per incoraggiare la truppa. Il fotografo si è dimenticato i guanti ma non rinuncia alla sua professione dimostrando una tenuta fisica superiore agli altri.
Celebriamo la Messa, col permesso del parroco, e benediciamo il rifugio. La compagnia dei giovani oratoriani si schermisce nel leggere ma poi canta che è un piacere: Camminerò, alleluja di Taizé, il Padre nostro dei giovani (a me ignoto) e un commovente Signore delle cime nel finale.
Ottimo il pranzo a base di osso buco e risotto, formaggio e torte con grappa sul finale. Poi il rientro. Credo in un solo Signore Gesù Cristo, Viva la Chiesa Cattolica, viva le suore, i preti, i fotografi, le compagnie dell'oratorio e i il freddo. Viva la grappa, il risotto, il Resegone la funivia e persino il vento.
Ho esagerato?