sabato 24 marzo 2012

Lazzaro

Stamattina ho percorso i circa cento metri che separano casa mia dalla chiesa. All'angolo della via sta una pianta che fino a ieri era un insieme di rami secchi ora sta sbocciando una corona intera di fiori. La primavera è un miracolo annuale che si ripete senza privare della gioia dello stupore. Tronchi che sembravano secchi mostrano di non aver smarrito la forza che aveva il seme. Non ci credevo neanche troppo quando li piantammo.
Ho fatto un tentativo in una classe. Ho chiesto: chi è per la guerra si sieda vicino al muro chi è per la pace vicino alla finestra. Tutti al muro si sono messi. Non sapevano dire bene perché, alcune dicevano per paura. Poi uno disse: morire si deve morire ma almeno io voglio combattere. Abbiamo tutti bisogno di stare da una parte e di usare il piccolo spazio della nostra libertà per qualcosa.
La crociata per la gioia inizia dal seminatore. Lui ha smosso la terra e si è buttato dentro. Spesso vengono giorni in cui si vede solo il tronco ed i rami non portano che sé stessi ma sta crescendo la linfa. Ci stai alla battaglia per la gioia? E' guerra quotidiana, è comandamento, è canto, è liturgia ed obbedienza. Ma soprattutto è danza, siamo uomini o ballerini?
Vieni nostro bell'amico e svegliaci, chiamaci a lasciare le nostre bende, consola le mie sorelle, fregatene delle trame dei poteri forti, spacca la nostra tristezza, dissoda il mio campo e chiama molti miei amici. Porta pazienza se non capisco, spiegami ma con pazienza. Cambieremo il mondo!

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