mercoledì 11 aprile 2012

Vivere il Vangelo


«II Vangelo non è un libro fra i libri. Non è parola d'uomo fra parole d'uomo.
È Parola del Verbo di Dio, è il Verbo di Dio fattosi vita umana contemplata e raccontata.
Il segreto del Vangelo non è un segreto di curiosi, un'iniziazione di intellettuali; il segreto del Vangelo è essenzialmente una comunicazione di vita. Non è fatto per spiriti in cerca di idee, ma per discepoli che vogliono obbedire.
La luce del Vangelo non è un'illuminazione al di fuori di noi: è un fuoco che ha bisogno di entrare in noi per operarvi una trasformazione.
Chi lascia penetrare dentro di sé una sola parola del Signore e la lascia attuarsi nella propria vita, conosce meglio il Vangelo di colui il cui sforzo resterà meditazione astratta o considerazione storica.
Il Vangelo va letto come si mangia il pane... Non si può incontrare Gesù per conoscerlo, amarlo, imitarlo, senza un ricorso continuo, concreto, ostinato al Vangelo; senza che questo ricorso faccia intimamente parte della nostra vita.
Anche una sola frase del Signore, strappata al Vangelo un mattino a messa, o durante un viaggio in metrò, in casa tra un lavoro e l'altro, la sera nel nostro letto, non ci deve più lasciare, se non come ci abbandona la vita o lo spirito.»



Madeleine Delbrel


Nel giorno di Pasqua condivido questa idea. Perché senza idee i fatti durano poco.

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