lunedì 16 aprile 2012

Splenda a lui la luce perpetua

La sconvolgente visione della morte del calciatore Morosini toccano
l'animo di chiunque. In maniera ancora più sensibile toccano l'animo di tutti gli appassionati di sport. Una volta un amico in un incontro disse che lo sport è  una parabola della vita. Cosa sia la vita è già di per sé un mistero che indaghiamo in molti modi. Un evento tragico avvenuto ad un  ragazzo di 25 anni, sotto gli occhi di tutti, mette in moto molte domande. Mi chiedo sempre quali siano le parole giuste da dire o i genti giusti da proporre in tali occasioni e non so mai cosa scegliere. Le autorità dello sport hanno optato per la sospensione delle partite, di certo un segno è meglio che niente.
Un saggio prete, con cui mi confronto nei momenti difficili,
mi ha raccontato un episodio che gli capitò mentre si trovava in una vacanza in montagna.
Un ragazzo dei migliori del gruppo, uno dei più affidabili ed esperti, cadde durante una scalata e morì sul colpo. Tutta la comunità ne fu sconvolta e l'emozione rese difficile la chiarezza sul da farsi. Il prete, incerto, pensò di sospendere la vacanza e far tornare tutti a casa. Prima di comunicare la decisione però telefonò a don Giussani, il suo referente, per consultarsi. Don Giussani gli rispose: «se è vero ciò che stai vivendo e facendo con i ragazzi su in montagna non tornare a casa ma rimani lì con loro fino in fondo affermando che l'ultima parola sulla vita ce l'ha la vittoria di Cristo». E lui così fece.
Rispetto la decisione di sospendere i campionati, rispetto i minuti di silenzio ma spero sempre di trovare uomini che ci aiutino a vivere certi momenti della vita. Ricorderò nella Messa Morosini affidandolo alla misericordia di Dio. Vorrei sempre evitare discorsi tipo: "ora tutto si deve fermare" perché sono reazioni che non mi aiutano a vivere e nemmeno "si però la vita continua" perché conosco il dramma del dolore. Crediamo in Cristo che ha vinto la morte per questo abbiamo la possibilità di ripartire e di vivere la vita come dramma e non tragedia. Non dimentichiamo tutte le domande che sorgono anzi le abbiamo più vive che mai in noi ma sappiamo che un giorno potremo trovare un senso a tutto quanto oggi ci sembra assurdo.
L'eterno riposo dona a lui, o Signore,
splenda a lui la luce perpetua,
riposi in pace. Amen

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