Io odio poche cose in natura. Stanotte è arrivata la prima della stagione.
Già tra teatro, terremoto, scarsa digestione e ansie varie è qualche giorno che dormivo poco in più si è presentata lei, la mia nemica: la prima zanzara della stagione.
Parte da lontano e gira, gira avvicinandosi sempre di più come un incubo.Almeno succhiasse senza far rumore! Invece attacca senza timore tutta la carne che trova, piedi, mani, orecchie, collo e tutto quanto sia coperto e scoperto. Prima di passare alla armi chimiche mi difendo come posso. Mollo schiaffoni alla cieca su di me e sul cuscino quasi sempre senza successo. Solo una volta di mattina ho trovato con gioia una striscia di sangue sulla federa.
Sul comodino tengo la racchetta e nel buio la sventolo nella disperata e affannata ricerca di un contatto mortifero ma niente. A quel punto ho perso il sonno e accendo la luce nella speranza che si sia posata da qualche parte, ingrassata dal mio sangue e così rallentata nei movimenti. Se posso la elimino. Non mi tiro indietro nemmeno se è sul soffitto innalzandomi su tutto ciò che trovo.
Il diavolo ha mille modi di manifestarsi.
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