sabato 12 maggio 2012

Sentimentalismo

Uno spettro che si aggira per il mondo cattolico è il sentimentalismo. La parola viene usata con un certo spregio da diverse persone soprattutto nei momenti di catechesi o nelle valutazioni delle esperienze; "Ci siamo fatti prendere da un vuoto sentimentalismo" si dice; oppure: "gli adolescenti hanno un modo di vivere molto sentimentale". Sono giudizi che credo di avere espresso anche io alcune volte.
Raccolgo alcune precisazioni per fare un po' di chiarezza:
1. Il sentimento è una componente della vita umana che ha uguale dignità delle altre.
2. Il sentimento non si oppone per forza alla ragione.

3. E' vero che il sentimento è come una lente di ingrandimento, ti permette di vedere molto bene una precisa realtà ma rischia di deformare la visione del tutto.
4. Non è un peccato emozionarsi e nemmeno provare sentimenti.
5. E' drammatico l'essere travolti da emozioni e sentimenti tanto da perdere la libertà della ragione.
6. E' di tutti la fatica a riprendere i sentimenti.
7. E' una buona pratica avere molta misericordia dei feriti negli affetti (consigliabile una birra insieme)
8. Il sentimento non è la più grande delle forze umane, più forte è la fede. Certo nel senso che la fede è l'amore per Cristo.
9. Se la persona viene determinata nelle sue decisioni e quindi posizioni e quindi azioni, solo dal sentimento senza considerare l'utilizzo della ragione e della volontà credo possa essere accusata di sentimentalismo
...
Qualcuno si sente di aggiungere qualche consiglio?
Non aggiungo altro ma ricordo la mitica frase con cui Gandalf alla fine del Signore degli anelli prima di partire per la terra al di là del mare saluta i suoi amici nonché compagni di avventura: «Non dirò: "non piangete" perchè non tutte le lacrime sono un male!»

2 commenti:

  1. ....già, e anche il grande Pascal disse "Il cuore ha delle ragioni che la ragione non può comprendere" ! Non so a voi in seminario, ma a noi nei conventi, specie tempo fa e agli inizi della formazione, cercavano di insegnare una certa repressione dei sentimenti quasi fossero ostacolo al cammino religioso; io non sono mai stata d'accordo: per una formazione religiosa (e, ancor più, per una formazione umana) dobbiamo imparare ad orientare ed elevare i sentimenti, non reprimerli, perchè fanno parte di noi. Che ne pensi? Per un cristiano, una suora, un prete autentici ci vuole un cuore vivo e ardente !!!!

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  2. Seguo sul cuore ardente... un prete durante una predica disse che le fiamme non sono all'inferno, ma in paradiso e sono le fiamme della passione e dell'amore.

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