La terribile serie di scosse di terremoto verificatasi sugli Appennini ha scosso l'Italia.
Il dolore per le vittime è altissimo e i danni per ora incalcolabili. La storia più assurda pare quella del parroco morto mentre voleva stava recuperando nella sua chiesa una Madonnina.
Giustamente le istituzioni si stanno mobilitando e appare ancora più mirabile lo stile sobrio e pieno di speranza della gente emiliana: vivono un dramma vero ma nessuno strepita.
Sui mezzi di comunicazione si sentono molti commenti diversi. Non è inutile ricordare un passaggio poco noto ma molto significativo del vangelo di Luca.
Gesù disse:
«Credete
che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale
sorte? No, io vi
dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la
torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli
abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.» Lc 13,2b-5
Le sventure non indicano una colpa di chi le subisce. La morte interroga tutti e apre una domanda sul senso della vita ed il suo destino. La risposta si trova solo nella vera conversione a Dio.
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