Nella Babele contemporanea il fedele cattolico medio soffre di alcune difficoltà dalle quali mi sembra giusto che sia sollevato. Vorrei rivelarvi che:
- Tutti facciamo fatica a confessarci perché ci vergogniamo dei nostri peccati.
- Il più delle persone commette sempre i soliti peccati e confessa giustamente sempre gli stessi.
- Se fai fatica a confessarti cercati un sacerdote che ti vada simpatico.
- I problemi e i dubbi non sono peccati.
- I dolori fisici e le malattie non sono causati dai nostri peccati.
- Gli errori dei figli non sono sempre colpa dei genitori.
- Non fare ciò che dice tua madre o tuo padre non sempre è peccato (specie dopo i 20 anni)
- I sogni fatti dormendo non possono essere peccati.
- Non ci si confessa al modo infinito "dire le parolacce, litigare con la moglie", per confessarsi occorre dire "io".
- "I peccati che fanno tutti" è una espressione non chiara.
- Tu puoi confessare solo i tuoi peccati quelli degli altri li devono confessare loro.
- Piangere dei propri peccati è una grande grazia da invocare.
- Il sollievo che si prova dopo la confessione è un riflesso della Grazia liberatoria che viene donata nel sacramento.
Bellissimo ! Grazie, dC
RispondiEliminaMolto utile, ora mi è più chiaro.
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