domenica 17 giugno 2012

Educazione sessuale


Partito di là, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare.
Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, gli domandavano se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio». Mc 10,1-12


In tempi di psicologia e di presunta pedagogia l'atteggiamento di Gesù ci stupisce assai.
Poche volte il Maestro impegna la sua autorità con tanta decisione come in questo passaggio a riguardo dell'amore e del matrimonio. Il Signore della misericordia prima zittisce i farisei poi con i suoi discepoli, giunti a casa un po' preoccupati, rincara la dose.
E noi che siamo qui ad organizzare educazione sessuale, affettività; siamo qui ad accompagnare passaggi, ad ascoltare ogni sussulto di adolescenti e (sigh) bambini che si sentono in diritto di parlare di tutto; noi che (ancora peggio) continuiamo a fornire spiegazioni e ad anticipare risposte a gente che non ha ancora le domande.
La posizione è chiara: il matrimonio è per sempre ed è opera di Dio. La donna che incontri ti è stata data da Dio e la unica carne che formi con lei non è in mano tua, eccede la tua disponibilità. L'educazione sessuale di Gesù sebbene sempre aperta nel dialogo con tutti, si contraddistingue per chiarezza ed autorevolezza.
Già sento le contestazioni di chi vuole contestualizzare tutto e di chi parla di interpretare ecc. ecc. Molti amici mi diranno: e  a me che è andata male? E a me che sono rimasto fregato dopo che ero giunto non troppo consapevole al sacramento? Domande tutte che rivolgiamo al Signore nella preghiera e sulle quali il Papa ci ha aiutato a trovare una luce. Sei capitato in una situazione complicata? Portala con fede facendo il meglio di ciò che puoi fare oggi.
Leggendo il vangelo mi pare che si possa cogliere come alla fine di ogni nostra discussione il matrimonio sia un dono di Dio, come l'Ordine, cui noi obbediamo molto al di là delle nostre voglie o delle complicazioni della vita. La grazia di Cristo sostenga tutte le coppie sposate nel loro folle progetto di amarsi per tutta la vita.

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