Un carissimo amico sacerdote, don Leone Nuzzolese, mi ha voluto dedicare questo bellissimo testo in forma di poesia\preghiera. Lo v0glio pubblicare perché gli sono molto grato e perché credo che in alcune parti possa essere una bella descrizione in cui si ritrovano tutti i "don" degli oratori.
Il mio "don"
dedicato a don Filippo, da 10 anni prete
Il mio don preferisce essere più maestro che amico,
ma quanta amicizia ed affetto sincero
ho visto nelle molte cose che ci ha insegnato.
Il mio don non riesce a far finta di niente, e
quando lo merito mi sgrida;
ma con lo stessa attenzione ed intelligenza
sa vedere le cose buone che faccio e le sa sempre
valorizzare.
Il mio don ci considera i suoi ragazzi, ma mai una
sua proprietà;
per questo ci aiuta a crescere e a rimanere liberi
e ha fatto del nostro diventare grandi
il senso profondo della sua presenza in mezzo a noi.
Il mio don è stato chiamato un giorno da Gesù,
ma io credo che non ci sia giorno in cui Gesù non
lo chiami;
e così quando il mio don apre le pagine del Vangelo,
naviga come un vascello spinto solo dalla brezza di
Dio.
Il mio don è simpatico ed ama le cose belle
per questo non ha smesso di vedere tutto il bello
che c’è in noi.
Il mio don ci ha incoraggiati a dare sempre il
meglio di noi stessi,
ma ci ha anche aiutati ad essere semplici ed
onesti,
capaci di non nascondere le nostre contraddizioni e
difetti.
Il mio don conosce tante parole difficili, e fra
queste: peccato e grazia.
Nel peccato ci inciampiamo tutti spesso,
ma lo Spirito ci ricrea sempre ad immagine e
somiglianza di Dio.
Il mio don è stato con noi dieci anni: a scuola, in
oratorio, in chiesa.
Ci ha insegnato a pregare e a pensare, a vivere e a
sperare.
E quando ha portato gli amici più grandi nella
terra di Gesù,
“davvero” ha smesso di essere solo un avverbio
per diventare
la grande scoperta della nostra vita.
Davvero siamo la Chiesa di Gesù, davvero Gesù è il Vivente,
davvero lo Spirito ci guida ancora sulle strade del
Vangelo.
Anche il mio don è davvero grande, un grande canale
dell’amore di Dio.
Davvero grande è quello che abbiamo vissuto, e
vissuto insieme.
L’allegria e la voglia di fare, la scoperta delle
cose e la fatica,
l’amicizia ed il perdono, il gioco, la festa ed il
lavoro.
Sia la meraviglia il dono da vivere questa nuova estate.
La meraviglia per tutte le cose belle che ancora ci
attendono.
Amen, amen.
don Leone Nuzzolese
Questa poesia è bellissima, e lo è perché è vera.
RispondiEliminaDifficilmente le parole riescono ad esprimere quello che in questi 10 anni sei stato per noi ragazzi, ma in questo testo di don Leone trovo proprio tutto quello che sento anch'io.
Siamo stati fortunati per il dono della tua presenza!
Federica